All’indomani di una seduta consigliare (quella sulle dimissioni della presidente Marini) che ha visto il centrosinistra impantanato e diviso, una Giunta regionale decapitata prova a battere un colpo proprio sulla materia della sua Caporetto, la sanità.
Il vice presidente Paparelli e il neo assessore alla Sanità Bartolini (accompagnati dal dirigente Luigi Rossetti e non da Walter Orlandi) hanno presentato quel piano per l’abbattimento delle liste d’attesa indicato come una priorità un anno fa dopo la disfatta alle politiche. Quel piano che era pronto a presentare Luca Barberini, costretto alle dimissioni da assessore dopo gli arresti domiciliari, poi revocati. Ma la Giunta regionale va oltre, perché mette mano proprio alla materia dei concorsi e della scelta dei manager della sanità.
La premessa di Paparelli appare quasi una giustificazione alla scelta fatta ieri dai gruppi di maggioranza: “Dal 16 aprile 2019 ad oggi abbiamo continuato a lavorare per la comunità umbra approvando atti importanti di cui il piano regionale di governo per l’abbattimento delle liste d’attesa ne è un esempio”. Insomma, anche senza la presidente e con un assessore in meno a Palazzo Donini si lavora.
Concorsi e manager, si cambia
“A questo provvedimento – ha quindi sottolineato il vice presidente – si affiancano altri due atti che ritengo di particolare rilevanza. Il primo – ha spiegato – riguarda la trasparenza nella somministrazione delle prove dei concorsi. Abbiamo previsto un laboratorio formativo da tenersi a Villa Umbra, a cui parteciperanno i massimi esperti in materia e l’Anac, per la definizione di specifiche linee guida da adottare nelle prove selettive. Trasparenza e merito sono gli elementi caratterizzanti anche il secondo provvedimento approvato dalla Giunta regionale che riguarda le nomine che dovranno essere effettuate per legge, per le quali è prevista una scadenza o di 60 giorni dopo l’insediamento della nuova Giunta o al termine dell’esercizio finanziario”.
Piano per le liste d’attesa
Entrando nel merito del piano per l’abbattimento delle liste d’attesa il vice presidente ha poi evidenziato che “l’atto è il frutto di un lavoro che l’attuale assessore alla Sanità ha portato a compimento anche introducendo specifiche novità rispetto a quanto prevede il piano nazionale”. Si compone di 10 punti qualificanti che vanno dai tempi massimi di attesa per le prestazioni ambulatoriali (30 giorni per le visite e 60 giorni per esami strumentali) e per i tempi di ricovero (con classi di priorità) alle azioni per l’utilizzo ottimale di strutture e apparecchiature (con l’apertura degli ambulatori specialistici fino alle 22 nei giorni feriali ed il fine settimana). “Il potenziamento dell’orario dei servizi – ha spiegato il vice presidente – è possibile anche grazie alle risorse che sono state messe a disposizione e che ammontano a 6, 4 milioni di euro e che saranno finalizzate, tra l’altro, all’impiego di nuovo personale specificamente dedicato e allo svecchiamento del parco delle apparecchiature diagnostiche”.
Misure specifiche riguardano inoltre l’appropriatezza delle prescrizioni e dei ricoveri, la presa in carico dei malati cronici, l’adeguamento del sistema Cup regionale ed il potenziamento dei servizi per la gestione delle prenotazioni e dei flussi informativi da parte delle Aziende sanitarie, con la previsione di bloccare, in caso di necessità, le visite intramoenia.
Ciascuna Azienda Asl individua un manager referente sanitario per ciascun distretto che avrà il compito di controllo e vigilanza sulle liste di attesa finalizzato a dare risposte adeguate alle richieste dei cittadini. Il rispetto di questo piano – ha concluso – sarà il principale elemento valutativo per l’assegnazione dei premi di risultato dei Direttori delle Aziende sanitarie.
“Il Piano regionale che presentiamo – ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Bartolini – risponde alle principali criticità emerse in diverse sedi istituzionali rispetto allo smaltimento delle liste di attesa. Per affrontare questa problematica abbiamo infatti previsto misure per superare il deficit di organico dei professionisti in ambito sanitario, con misure specifiche che incideranno sulla riduzione delle liste d’attesa. Abbiamo inoltre agito per dissuadere l’utenza nel mettere in atto comportamenti che sono un costo per la sanità regionale. C’è infatti un abuso di richiesta nelle prestazioni sanitarie se si considera che circa il 7 per cento degli utenti prenota e poi non si avvale della prestazione – ha aggiunto l’assessore. Su questo versante agiamo sia per giungere ad una sempre maggiore appropriatezza delle prescrizioni, sia prevedendo, come avviene in altre Regioni, il pagamento del ticket da parte del cittadino che non abbia comunicato entro le 48 ore precedenti all’erogazione del servizio l’intenzione di non avvalersi della prestazione e non si presenti alla visita. Importante – ha proseguito – è anche aver inserito nel Piano il principio di managerialità nell’ambito dei distretti così che il cittadino sa a chi deve rivolgersi in caso di inadempienza. Una novità assoluta del provvedimento appena adottato, e che dovrà essere attuato entro 60 giorni, è infine quella della collaborazione con il Difensore civico della Regione Umbria che avrà competenze simili a quelle del Commissario per le liste d‘attesa. Con il difensore civico – ha concluso Bartolini – stiamo predisponendo un protocollo in materia”.