Mamma 21enne choc, "senza lavoro costretta ad abortire" - Tuttoggi.info

Mamma 21enne choc, “senza lavoro costretta ad abortire”

Sara Minciaroni

Mamma 21enne choc, “senza lavoro costretta ad abortire”

Dal web si leva soliedarietà. Zaffini "si all'eterologa ma si sostenga anche la natalità naturale, Regione approvi mozione FdI - AN"
Gio, 06/11/2014 - 18:22

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“Mi chiamo Teresa, ho 21 anni, vivo a Mugnano (Perugia) e sono mamma di un piccolo di 2 anni. Vi chiedo umilmente aiuto perché sono disperata, sia io che mio marito non abbiamo lavoro, viviamo in un monolocale di 40mq e da luglio abbiamo uno sfratto che sarà esecutivo entro Natale. Ho chiesto aiuto al Sindaco, al parroco, ma nessuno mi ha risposto e nessuno ci vuole aiutare, per noi italiani non c’è speranza”. Un grido disperato quello di Teresa affidato ai social network e rilanciato dalla pagina   “Il pellegrino di Padre Pio”.

L’aborto come ultima scelta. “Non ce la facciamo più – continua Teresa – non abbiamo neanche i pannolini per il piccolo Gabriele, e oggi ho scoperto di essere in attesa di un secondo figlio. Sono disperata, non voglio vedere i miei figli morire di fame e di freddo…sto pensando di non portare avanti la gravidanza“.  L’appello: “Vi chiedo di aiutarmi, non vogliamo la carità, ma avere un qualsiasi lavoro per mio marito che ci permetta di sfamare i nostri figli e pagare l’affitto. Perchè noi siamo poveri ma vogliamo vivere onestamente! nulla di più”.  Teresa e la sua famiglia hanno bisogno di pannolini, del latte e dei vestiti per l’inverno per il piccolo Gabriele. “Siamo sicuri – scrivono sulla pagina che ha lanciato l’appello – che molti di voi li aiuteranno e vi assicuriamo che avrete fatto un’opera di carità cristiana seguendo l’esempio di padre Pio che ci ha insegnato ad aiutare i poveri e i sofferenti”. 

 Ad oggi sono quasi 400 i commenti sotto l’appello di Teresa, che nel link (vedi sopra) indica anche il suo indirizzo per ricevere gli aiuti. Qualcuno le ha offerto un lavoro in Germania, altri le hanno dato dei consigli.

La nota di Zaffini. “La Giunta non ha più alibi”, scrive Franco Zaffini, “si approvi la mozione di FdI-Alleanza Nazionale sulla promozione di interventi da parte della Giunta ai fini della rimozione delle cause economiche e sociali che determinano la diminuzione della natalità in Umbria. “Dopo 15 anni (tre legislature) di inascoltate sollecitazioni sulla necessità che il governo regionale si dotasse di strumenti di sostegno alla natalità (sussidio alla maternità), in particolare a favore di donne che versano in comprovate difficoltà economiche, auspico che, anche a fronte dell’appello disperato lanciato sul web da una ragazza perugina di 21 anni che annuncia di essere costretta ad abortire poiché non in grado di mantenere economicamente il nascituro, la Commissione Sanità e Sociale approvi la mozione promossa dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e condivisa da tutti i gruppi di minoranza e, finalmente, a parole, largamente condivisa dalla maggioranza”. Così Zaffini risponde all’appello della giovane donna perugina che denuncia la sua insostenibile situazione.

“Si all’eterologa ma si sostenga la natalità naturale”. “Il dato sul massiccio ricorso all’IVG, inoltre, è ancora più preoccupante se si considera che la Giunta ha di recente stanziato ingenti risorse a favore della fecondazione eterologa, (lo scorso 15 settembre, infatti, la Giunta Regionale ha approvato la delibera con la quale si consentirà, presumibilmente già da gennaio 2015, alle coppie con accertati problemi di fertilità di poter accedere gratuitamente alla fecondazione assistita). Sono convinto -commenta Zaffini- che la fecondazione eterologa, alla stregua di quella omologa, sia un diritto, nonché un livello essenziale di assistenza e pertanto meritevole di attenzione e sostegno da parte del SSR, ma ritengo che altrettanto prioritari siano gli interventi al sostegno della natalità naturale (sussidio alla maternità) e per la prevenzione dell’IVG, ovvero quelle misure tese a rimuovere le cause economiche e sociali che determinano ancora oggi un massiccio ricorso all’IVG e insostenibili tassi di denatalità e invecchiamento in Umbria”.

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