Maltrattamenti, ingiurie e minacce nei confronti della ex fidanzata 19enne: ad un 20enne di Bastia applicato anche braccialetto elettronico
Maltrattamenti nei confronti della sua fidanzata 19enne, animato da una gelosia ossessiva. Poi quando la giovanissima ha deciso di interrompere quella relazione malata, lui – un 20enne di Bastia Umbra – ha iniziato a perseguitata, aggredendo perfino gli amici di lei che la difendevano. È per questo che il ragazzo è stato raggiunto da un divieto di avvicinamento alla ex fidanzata ed ai suoi familiari, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
La misura cautelare, decisa dal gip, è stata eseguita dai carabinieri della Stazione di Bastia Umbra. Il 20enne è accusato di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento e atti persecutori.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane, con condotte reiterate, avrebbe maltrattato la fidanzata, classe 2005. In particolare, animato da gelosia ossessiva e non accettando la decisione della giovane di interrompere la relazione a causa dei suoi comportamenti, l’avrebbe ripetutamente ingiuriata, cacciandola anche fuori dalla casa della madre, dove stava trascorrendo la notte. In più occasioni l’avrebbe controllata in maniera ossessiva chiamandola ripetutamente e inviandole numerosi messaggi nei quali alternava manifestazioni di rabbia a minacce vere e proprie o addirittura propositi suicidari. In una delle tante discussioni, avrebbe scagliato la sua rabbia contro mobili, oggetti e suppellettili e avrebbe lanciato a terra anche il telefono cellulare della ragazza danneggiandolo. In una circostanza le avrebbe addirittura impedito di recarsi al mare con gli amici, aggredendo fisicamente questi ultimi.
Al culmine dell’ennesima violenta aggressione, la ragazza ha deciso di presentare querela. Conclusa l’attività investigativa e ricostruita compiutamente la vicenda la Procura di Perugia, evidenziando la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ha chiesto l’applicazione una misura cautelare. Il G.I.P., sulla scorta degli elementi forniti e ritenuti gravi i numerosi atteggiamenti aggressivi del giovane, ha disposto nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa ed ai suoi familiari, dai quali dovrà mantenersi ad una distanza di 500 metri, col divieto assoluto di comunicare con le persone offese anche per interposta persona nelle forme verbali e scritte anche a mezzo di strumenti telefonici, telematici e digitali. All’indagato è stato applicato anche il braccialetto glettronico.