Mala movida, pugno duro del Sindaco: orari e multe fino a 20mila euro - Tuttoggi.info

Mala movida, pugno duro del Sindaco: orari e multe fino a 20mila euro

Redazione

Mala movida, pugno duro del Sindaco: orari e multe fino a 20mila euro

Gio, 12/06/2025 - 00:25

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Mala movida in centro storico, arriva (finalmente) il pugno duro del Sindaco di Spoleto Andrea Sisti che con l’Ordinanza 77 del 11 giugno 2025 detta le nuove regole, ovvero gli orari, sulle emissioni acustiche e fissa multe fino a 20mila euro. Un provvedimento atteso da tempo – si aspetta ora quello sulla vendita di alcolici – che, insieme al prossimo potenziamento delle telecamere, dovrebbe far tornare un po’ di tranquillità nel salotto buono della città del festival.

Dove non sono solo i residenti a protestare per non poter più dormire la notte a causa della musica a palla dei soliti 3-4 locali e dei continui schiamazzi degli avventori, ma anche gli stessi commercianti alle prese con ripetuti atti vandalici.

Un atto di buon senso che tutela anche quella fascia pomeridiana che va dalle 14 alle 17 per consentire il consumo dei pasti in santa pace, come il riposo per chi lo merita o può permetterselo.

L’Ordinanza si apre ricordando il “consistente numero di esercizi pubblici”, l’uso di impianti sonori e di amplificazione, la stagione estiva che richiama “molteplici spettacoli, trattenimenti e manifestazioni, in luogo pubblico o aperto al pubblico” ma anche di dover garantire “il riposo e la tranquillità delle persone in quanto contribuisce alla salvaguardia del bene primario rappresentato dal diritto all’integrità psicofisica dei cittadini, oggetto di potenziali lesioni derivanti da un eccessivo ed indiscriminato inquinamento acustico, anche alla luce delle reiterate segnalazioni e degli esposti”. Poi annuncia l’emanazione di un regolamento comunale. Nel frattempo scatta il “pugno duro”, che resterà valido fino al prossimo 30 settembre.

Gli orari, modalità e multe

L’Ordinanza si dipana in due blocchi, tra funzionamento di apparecchi sonori e piccoli trattamenti musicali, con orari e multe.

Per il primo (apparecchi sonori) si legge che “Nei locali degli esercizi pubblici, dei circoli privati e loro pertinenze il funzionamento di apparecchi radio, lettori CD, televisivi, juke-box, utilizzati per diffondere musica soffusa, funzionale unicamente ad allietare e rendere meno monotona la permanenza del pubblico nel locale, è consentito esclusivamente nei seguenti orari:

– dalla domenica al venerdì: al chiuso dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 17:00 alle ore 24:00, all’aperto dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 17:00 alle ore 24:00;

– il sabato e prefestivi: al chiuso dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 17:00 alle ore 01:00 (ad un volume che non arrechi disturbo all’esterno) ; all’aperto dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 17:00 alle ore 24:00”. Con una precisazione: gli apparecchi non soggetti a specifica autorizzazione dovrà avvenire senza l’apprestamento di elementi atti a trasformare l’esercizio in locale di spettacolo o trattenimento pubblico, senza il pagamento di biglietto di ingresso o di aumento nei costi delle consumazioni e senza la pubblicizzazione dell’attività musicale, in qualunque modalità effettuata. L’esercente dovrà munirsi di licenza di cui agli artt.li 68 o 69 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, approvato con R.D. 18/06/1931, n. 773 e successive modificazioni ed integrazioni.

Quanto ai “Piccoli trattenimenti musicali”, quelli in pratica delle audizioni musicali, con o senza elementi dal vivo (es. piano bar, musica mixata da DJ, karaoke e simili), non dovranno modificare lo stato dei luoghi, ovvero senza “l’apprestamento di elementi atti a trasformare l’esercizio in locale di spettacolo o trattenimento pubblico, senza il pagamento di biglietto di ingresso o di aumento nei costi delle consumazioni e senza la pubblicizzazione dell’attività musicale, in qualunque modalità effettuata”. L’esercente dovrà munirsi di licenza di cui agli art.li 68 o 69 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Tali manifestazioni dovranno rispettare i seguenti orari:

  • dalla domenica al venerdì: al chiuso dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 17:00 alle ore 24:00; all’aperto dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 17:00 alle ore 24:00;
  • il sabato e prefestivi: al chiuso dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 17:00 alle ore 01:00 (ad un volume che non arrechi disturbo all’esterno); all’aperto dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e dalle ore 17:00 alle ore 24:00.

Seguono poi i richiami ai limiti acustici: bisognerà dotarsi della Valutazione di Impatto acustico “anche sotto forma di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà” anche se “dovranno essere sempre resi disponibili, in caso di controllo da parte delle autorità competenti, i documenti tecnici a supporto dell’autodichiarazione inviata”. Previste anche delle deroghe in occasione di eventi e/o festività particolari. Eventuali deroghe delle limitazioni modali e temporali previste dalla presente Ordinanza, possono essere concesse dal Sindaco in occasione di eventi e/o festività particolari.

Orari e musica fuori norma: multe salate, fino a 20mila euro

La violazione delle norme dell’Ordinanza è “punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 80,00 a € 480,00”. L’inottemperanza del possesso della Valutazione di impatto acustico per gli “apparecchi sonori” o “piccoli trattamenti musicali” è…” punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 500,00 a € 20.000,00 secondo quanto previsto dall’art. 10, comma 3 della Legge 447/1995”. Non solo: “Chiunque nell’esercizio di una sorgente fissa o mobile di emissioni sonore supera i valori limite di emissione e/o di immissione è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 1.000,00 a € 10.000,00 secondo quanto previsto dall’art. 10, comma 2 della Legge 447/1995”.

Soddisfazione di commercianti e residenti

Nonostante pubblicato nel primo pomeriggio di mercoledì, la disposizione del Sindaco Sisti trova i primi, favorevoli commenti sia dei commercianti che dei residenti. Alcuni dei quali, dopo svariate diffide, ad un passo dal procedere ormai penalmente. Anche perché ormai la giurisprudenza è unanime, da Torino a Napoli, da Bari a Trieste, a riconoscere in caso di inerzia le responsabilità in capo alle amministrazioni locali con risarcimenti danni record.  

A questo punto, nel mentre si cerca di mettere a sistema un virtuoso circuito di sicurezza all’interno delle mura, resta da capire le risorse umane e finanziarie che saranno affidate alla Polizia locale per il rispetto di questa Ordinanza. Alla quale dovrebbe a breve seguire quella sulle bevande alcoliche, frutto troppo spesso di risse tra giovani alterati dai fumi dell’alcol.

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