Gli animali non avevano nemmeno lo spazio sufficiente per i movimenti naturali, con rischio di farsi del male
Dopo l’inevitabile battuta d’arresto nazionale dovuto alle limitazioni imposte dal lock-down che nei mesi trascorsi ha limitato la circolazione sul territorio nazionale per motivi di contenimento dell’epidemia da corona virus, la Sezione Polizia Stradale di Terni ha ripreso ad effettuare controlli su specifici settori del trasporto su strada, compreso quello inerente il trasporto animali vivi.
I maiali accatastati sul rimorchio
Tra i vari controlli, effettuati ad ampio raggio, è stato fermato e sanzionato un trasporto di suini a fini economici, per il quale è intervenuto sul posto anche il medico veterinario della AUSL Umbria 2 di Orvieto.
Gli animali erano in trasporto per un viaggio di breve durata, ma in condizioni di grave sovraffollamento in relazione alla densità di carico dei capi trasportati, alla superficie di carico e al peso/dimensione dei capi.
I maiali non avevano nemmeno lo spazio sufficiente per i movimenti naturali, con rischio di farsi del male.
Al trasportatore sono dunque state contestate le modalità di “trastorto di animali vivi con modalità non ammesse” violazione che prevede una sanzione pari a 1.000,00 euro.
Il trasporto di cavalli
Più in generale, i controlli effettuati in questo ultimo periodo hanno portato all’accertamento di numerose infrazioni, soprattutto rispetto al trasporto di cavalli.
Le principali violazioni riscontrate riguardano la mancanza del modello 4, documento di provenienza del cavallo su territorio nazionale, che deve obbligatoriamente accompagnare il trasporto dell’animale,in ogni sua movimentazione insieme al passaporto.