Ci ha lasciato a 75 anni Mauro Bronchi, scomparso ieri pomeriggio, 28 agosto, per un malore improvviso. Spoleto piange l’attore ma prima ancora uno dei suoi figli migliori che si era fatta strada nel mondo dello spettacolo.
Tra il 1976 e i primi anni ’90 Bronchi fu protagonista della irripetibile stagione de Le Sorelle Bandiera, un trio comico musicale consacrato definitivamente al grande pubblico televisivo, dopo i primi passi a L’Alibi di Roma, nella memorabile trasmissione di Renzo Arbore, L’Altra Domenica.
Per tutti gli anni ’80, la formazione artistica, che vedeva con Bronchi anche Neil Hansen e Tito LeDuc, ha rappresentato l’imperitura tripartizione del sogno erotico del maschio latino, ovvero la rossa (Hansen), la bionda (LeDuc) ed infine la brunetta tutto pepe (Bronchi).
Il tutto rigorosamente en travesti (per la prima volta nella Tv di Stato apparivano delle vere e proprie Drag Queen) e con una buona dose di esagerazione, ma di insuperabile comicità.
Mauro, dopo il suo rientro definitivo a Spoleto, lo si vedeva spesso a passeggio per le vie del centro storico, con l’immancabile copricapo calato quasi fino agli occhi, e sempre accompagnato dalla inseparabile sorella Brunella.
Non mancava mai ad ogni occasione di spettacolo, naturalmente, e dopo una ripresa fortunata del Trio tra il 2008 ed il 2010 (dopo la scomparsa di Tito LeDuc, con Neil Hansen e Ronnie Van den Bergh), si era dedicato anima e corpo all’insegnamento presso la scuola di teatro Teodolapio di Spoleto.
Mauro Bronchi era una persona amabile, discreta e di grande fascino, dai modi straordinariamente misurati, l’esatto contrario come spesso accade, del suo personaggio ne Le Sorelle Bandiera. Il fuoco sacro del palcoscenico, Bronchi lo ricevette nel 1959, quando impersonò un paggetto ne Il Duca d’Alba con la regia di Luchino Visconti, al Festival dei Due Mondi a cui seguì anche il ruolo del mimo nella Carmen con la regia di Gian Carlo Menotti. Non mancarono anche esperienze con il sulfureo Carmelo Bene. Molte le sue interpretazioni anche nei teatri umbri di cui ricordiamo Larinda e Vanesio al Teatro Cucinelli di Solomeo (Nel 2017 in occasione dei suoi 50anni di carriera CLICCA QUI). Ma anche la fortunata Che fine ha fatto Baby Bambola? (CLICCA QUI) al Teatro Nuovo di Spoleto nel 2007.
Mauro lascia le sorelle Brunella e Loretta a cui va l’abbraccio e l’affetto di tutta la redazione di Tuttoggi.info.
Aggiornamento alle 11,09- “Unitamente all’assessore alla cultura Ada Spadoni Urbani – ha detto il sindaco Umberto de Augustinis – esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Mauro Bronchi, indimenticato “sorella bandiera” ma, soprattutto, nato a Spoleto e coi primi passi della sua arte mossi nel Festival di Spoleto, un attore che ha dedicato la propria vita a far divertire il suo pubblico con rara simpatia e comunicatività”.