Sono una trentina le case editrici umbre che, riunite nello stand della regione, espongono da oggi fino a lunedì 16 maggio novità editoriali e progetti al Salone del Libro di Torino. “La Regione – ha detto l’assessore regionale alla Cultura Fabrizio Bracco, illustrando finalità e iniziative che caratterizzeranno la presenza umbra – ha da sempre considerato tra i suoi obiettivi principali il sostegno allo sviluppo dell’editoria locale, attraverso la promozione e la valorizzazione della produzione editoriale con la partecipazione alle più importanti fiere librarie internazionali, a Torino e a Francoforte, e la promozione della diffusione della lettura”.
“In questa edizione, dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia – ha aggiunto – lo stand dell’Umbria, insieme a quelli delle altre regioni italiane, troverà spazio in un unico, grande ‘Padiglione Italia’ e oltre a testimoniare il contributo che il complesso dell’editoria umbra offre alla cultura nazionale, ospiterà tre incontri, su altrettante personalità emblematiche della storia umbra e mondiale, con cui la Regione Umbria concorre alle iniziative per celebrare l’unità nazionale”.
I tre eventi, inseriti nel programma del Salone del Libro, si incentreranno sulle figure del filosofo della “nonviolenza” Aldo Capitini, che cinquanta anni fa promosse la prima marcia della Pace Perugia-Assisi, su Alberto Burri, che “ha segnato la storia dell’arte italiana ed europea” e su Sandro Penna, “uno dei più grandi poeti italiani”. “Con questi tre incontri, organizzati dal Servizio Attività culturali della Regione – ha detto l’Assessore regionale – vogliamo sottolineare il contributo che l’Umbria ha dato alla cultura nazionale e mondiale”.
Il primo si terrà oggi alle 17 su “Aldo Capitini, opposizione e liberazione”, introdotto da Mario Martini (docente di Filosofia morale all’Università degli studi di Perugia), con il saggista e critico letterario Goffredo Fofi e letture a cura di Roberto Magnani. Domani, alle 15 e 30, si parlerà di “Alberto Burri, la materia e la storia”, con il coordinamento dell’assessore Bracco e gli interventi del filosofo Massimo Cacciari e del critico d’arte Maurizio Calvesi. L’ultimo incontro, domenica 15 maggio alle 17 è su “Leggere e commentare Sandro Penna” con i critici letterari e saggisti Alfonso Berardinelli e Giuseppe Leonelli.
Nei cinque giorni della manifestazione, inoltre, nello stand umbro si svolgeranno sette presentazioni a cura degli editori dell’Associazione Editori Umbri, alla quale per il secondo anno Verranno presentate novità editoriali che spaziano dal primo e-book per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri, al libro classico.
Al vasto pubblico che presenta il Salone del Libro di Torino, e che quest’anno si prevede sarà ancora più numeroso anche per partecipare alle significative iniziative promosse per l’anniversario dell’Unità italiana, verranno proposte le produzioni delle case editrici aderenti all’Associazione editori umbri, ma anche di altri piccoli e medi editori, che avranno un’occasione di confronto con gli operatori del settore di tutto il mondo, oltre che un’opportunità di crescita professionale.
“La presenza al Salone – ha detto Paolo Lombardi, dell’associazione Editori Umbri – garantisce una vetrina importante non solo per l’editoria dell’Umbria, ma per la cultura e l’immagine di tutta la regione”.
Dalle ultime edizioni, ha ricordato Baldissera Di Mauro, dirigente del Servizio regionale Attività culturali, è stato avviato un percorso di “qualificazione che ha comportato una maggiore accentuazione del rapporto tra editoria e territorio che quest’anno viene ulteriormente rafforzata. L’obiettivo è quello di trasmettere un’immagine coordinata ed unitaria dell’Umbria e delle sue risorse, quali il ricco patrimonio culturale e naturale e le sue tradizionali attività produttive, a cominciare dal comparto tipografico ed editoriale”.
“Un settore – ha rilevato ancora l’Assessore regionale alla Cultura – che è centrale anche per lo sviluppo dell’Umbria di domani. Dalla sua promozione, e dalle iniziative che la Regione programma a suo sostegno, auspichiamo venga un contributo anche alla diffusione maggiore della lettura tra gli umbri. Nonostante i dati, poco confortanti, dell’Istat resi noti oggi – ha concluso – che vedono l’Umbria al di sotto della media nazionale per percentuale di lettori rispetto alle altre regioni italiane, ci auguriamo che si inverta il trend”.