“I dati forniti dal sindacato Cisl, che parlano di sole 54 domande per chiedere la sospensione di mutui e tariffe, sono a dir poco sbalorditivi”. Lo afferma il capogruppo regionale FI-Pdl, Fiammetta Modena, secondo la quale è evidente che la Regione Umbria, “dopo aver sbandierato le grandi misure anticrisi a sostegno della popolazione in difficoltà, ha fallito del tutto nella comunicazione e probabilmente anche nell'individuazione di procedure che si sono dimostrate lente e farraginose.
“Se i dati forniti dalla Cisl risulteranno confermati da Gepafin e dall'assessore Giovannetti – aggiunge Modena – vuol dire che siamo dinnanzi ad una dimostrazione drammatica della distanza siderale tra chi sente la crisi sulla propria pelle e le ‘cosiddette' risposte della Giunta Lorenzetti”.
“Non penso – continua – che la responsabilità di una mancata adesione alle fatidiche misure anticrisi varate dalla Regione Umbria sia da attribuire ai cassintegrati o ai lavoratori in mobilità, ed è evidente che in Umbria la crisi esiste, basta leggere i dati relativi alla disoccupazione. E' quindi altrettanto evidente che la risposta da dare non è quella degli annunci delle risorse messe a disposizione dalla Regione: la risposta – conclude il capogruppo FI-Pdl – sta nelle capacità della istituzione regionale di mettersi in sintonia con la gente dell'Umbria”.