La Giunta regionale valuti l'opportunità di adottare il “Patto di legalità e socialità”, come avvenuto nell'area metropolitana milanese. Lo chiede una interrogazione del capogruppo regionale Udc Enrico Sebastiani, secondo cui “ormai la domanda di sicurezza dei cittadini è enorme e merita risposte concrete, con soluzioni non soltanto di facciata ma che comportino un impegno serio e costante da parte di tutti i soggetti coinvolti”. “Da qualche mese – spiega il consigliere regionale – in tutta l'area metropolitana milanese, su iniziativa di don Virginio Colmegna, è possibile sottoscrivere il 'Patto di legalità e socialità', che consiste in un vero e proprio contratto sottoscritto dagli abitanti dei campi nomadi, con il quale il capofamiglia assume alcuni determinati obblighi, come quello di inviare i figli a scuola, di non costringerli ad elemosinare, di tener pulito il campo, di non ospitare parenti o conoscenti, di non costruire nuove baracche, che in caso di violazione comporteranno l'abbandono del campo da parte di tutta la famiglia”.”Si tratta di un accordo – conclude Sebastiani – che da un lato impegna le amministrazioni pubbliche a farsi carico di un problema altrimenti lasciato a se stesso e dall'altro responsabilizza i nomadi sull'importanza delle regole, facilitando nel contempo i controlli sul loro rispetto”.
L'UMBRIA COME MILANO
Ven, 09/11/2007 - 15:24