Il piano della Regione prevede lo smaltimento delle liste d'attesa entro fine luglio, riunione per fare il punto della situazione
Primi risultati positivi, ma ancora c’è molto da fare per l’abbattimento delle liste d’attesa della sanità in Umbria. Che secondo il piano della Regione vanno azzerate entro il 31 luglio. Per questo saranno aumentati ancora gli orari previsti per visite ed esami medici, oltre ad altri correttivi. E’ quanto è emerso al termine della riunione operativa che si è tenuta a palazzo Donini in merito allo smaltimento delle liste di attesa pregresse ed il rapido svolgimento delle nuove prestazioni. L’incontro ha visto coinvolti la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e i vertici della sanità, tra cui l’assessore Luca Coletto, il direttore regionale Massimo d’Angelo e i direttori delle Aziende ospedaliere e sanitarie locali.
Liste d’attesa, frenata della crescita: 81mila prestazioni da smaltire
Dall’analisi dei dati è emersa la frenata della crescita delle liste d’attesa che, nonostante le 12mila prestazioni inserite a maggio nel percorso di tutela a causa dell’introduzione del principio di territorialità distrettuale per gli over 65, gli oncologici e i fragili, ha superato di poco le 81 mila unità grazie al piano di smaltimento in corso.
Da lunedì scorso, con l’avvio concreto del Piano, è iniziato l’abbattimento vero e proprio del pregresso, figlio dell’aumento della capacità produttiva delle aziende sanitarie regionali e dell’affidamento di parte delle prestazioni pregresse alle strutture convenzionate che hanno risposto alla manifestazione di interessi.
Quasi 1400 prestazioni al giorno, a breve saranno raddoppiate
Nei soli primi 4 giorni dell’attuazione del Piano si è infatti registrato un abbattimento delle liste di 5563 prestazioni (quasi 1400 al giorno di media) dato che a breve dovrà, e secondo le previsioni potrà, essere raddoppiato.
Per ciò che concerne la nuove richieste di visite specialistiche e esami diagnostici, la capacità di risposta delle strutture pubbliche regionali è in miglioramento rispetto al passato seppur ancora inferiore di alcuni punti percentuali a quella del 2019, e ad oggi provoca un gap del 20% negativo tra prestazioni richieste e quelle effettuate senza ricorrere ai percorsi di tutela, nel rispetto del principio di territorialità distrettuale per le categorie già citate degli over 65, oncologici e fragili.
In arrivo azioni specifiche in più: orari più lunghi per visite ed esami
Al fine di dare risposte migliori all’utenza si stanno adottando supplementari azioni specifiche come l’accordo con gli specialisti ambulatoriali, l’ulteriore l’allungamento degli orari per lo svolgimento di visite e esami e la sollecitazione alla sempre maggiore appropriatezza delle prestazioni richieste.
Tra i dati analizzati in merito alle liste d’attesa, inoltre, è anche emerso che vi è una percentuale di pazienti che, senza cancellare la prenotazione, non si presenta il giorno dell’appuntamento per effettuare la prestazione fissata, dato che, seppure inferiore alla media nazionale, influisce negativamente sull’organizzazione ottimale del lavoro delle strutture sanitarie.
I partecipanti alla riunione si sono dati appuntamento al 13 luglio prossimo quando verranno comunicati i nuovi e sicuramente significativi dati di produttività delle Aziende sanitarie e di abbattimento delle liste conseguenti l’entrata nel vivo del Piano e delle funzionali azioni messe in campo.