Nulla di più naturale per il sarcastico e visionario attore Paolo Rossi, a Spoleto in veste di regista nel dittico “Alfred, Alfred” e “Gianni Schicchi” (produzione conclusiva della 68ma Stagione Lirica Sperimentale), entrare in scena. Accompagnerà al debutto i giovani artisti dello “Sperimentale” direttamente dal palcoscenico, interagendo con loro e assumendo alcuni ruoli previsti in partitura. Ruoli che esaltano le capacità mimiche di Rossi che da un mese è a Spoleto per la preparazione del singolare dittico operistico che ha destato l’interesse di tutti i critici musicali che giungeranno numerosi a Spoleto nei prossimi giorni.
Se “Gianni Schicchi” è un’opera del repertorio, parte del ben noto trittico pucciniano, “Alfred, Alfred”, meno conosciuto, è senza’altro un piccolo grande capolavoro di quel fondamentale compositore che è stato Franco Donatoni. Insieme a Berio, Maderna, Nono ed altri, Donatoni ha caratterizzato a livello internazionale l’innovazione del linguaggio musicale nel secondo Novecento.
Il tema della burla si snoda e si articola nelle due opere in un’ambientazione originale che Rossi ha voluto e condiviso sia con la direzione dello “Sperimentale” che con il direttore Marco Angius, con cui ha lavorato in piena armonia. L’orchestra dello “Sperimentale” è stata messa a dura prova in questi giorni con una serrata sequenza di prove necessarie per giungere al debutto in modo ineccepibile, considerando anche che “Alfred, Alfred” di fatto prevede una sequenza continua di brani solistici.
Il direttore Marco Angius, tra i più affermati direttori della nuova generazione, con già alle spalle debutti alla Scala di Milano e Maggio Musicale Fiorentino oltre a direzioni alla Biennale Musica di Venezia, è soddisfatto e con le tre recite per le scuole potrà ancora affinare l’interpretazione.
Tutti coinvolti i cantanti vincitori del Concorso Europeo di Canto, a cui si sono aggiunti anche giovani solisti umbri del Coro dello Sperimentale ed altri appositamente selezionati in specifiche audizioni nei mesi scorsi.
La presenza di mimi – attori previsti dalla regia di Rossi ha reso possibile la selezione di quattro giovani provenienti dalle scuole di teatro dell’Umbria.
Mentre si intensifica il lavoro in teatro, lo “Sperimentale” esce allo scoperto ed inizia il Progetto OperaPlay con i primi incontri nelle scuole in alcune classi di Spoleto, per poi articolarsi ad Assisi e Perugia. OperaPlay non è altro che un programma didattico di avvicinamento all’opera con presentazioni ora delle opere rappresentate e successivamente di azioni musicali nelle scuole.