Le piccole e medie imprese in Italia stanno utilizzando i loro processi e stanno usando sempre più tecnologie in produzione, vendita e nei magazzini.
Gli ultimi dati sull’economia italiana sono positivi, quasi ottimisti. Infatti, l’Istat riporta numeri e dati di mercato con previsioni di crescita sia nel 2023 che nel 2024. Grazie alle esportazioni, l’economia italiana sembra essere tornata sulla strada giusta, il che si rifletterebbe sui consumi degli italiani e a una riduzione dell’inflazione. Altrettanto positivi sono i dati dell’occupazione, tanto che il tasso di disoccupazione scenderà al di quasi l’8% nei prossimi due anni.
Tra le tante ragioni per cui l’economia italiana sta migliorando c’è la trasformazione digitale. Soprattutto per le PMI, le piccole e medie imprese, che stanno utilizzando i loro processi e stanno usando sempre più tecnologie in produzione, vendita e nei magazzini. L’industria meccanica è una parte cruciale dell’economia italiana, soprattutto dopo gli anni di crisi dovuti alla pandemia. Ed è un’industria che è sempre più tech.
Questo settore realizza macchinari per tutte le altre industrie ed include l’automotive, l’aeronautica, gli elettrodomestici, le macchine agricole e gli utensili. In Italia, l’industria meccanica nel 2021 ha creato 1,600,000 posti di lavoro, producendo un valore di circa 110 miliardi di euro ed esportando oltre 200 miliardi di valore in beni e merci. Tra i tanti settori che trainano la metalmeccanica in Italia ci sono quello energetico e quello agro-alimentare.
Parte del successo di questa industria si deve alla capacità di unire tradizione ed innovazione nei processi produttivi. Mentre si continuano ad usare strumenti tipici come i set di bussole per fissare diversi elementi, la tecnologia e la digitalizzazione hanno un ruolo sempre più fondamentale nell’industria. È la popolare Industria 4.0, la smart factory, creata per essere efficiente, conveniente e sostenibile.
Un’esempio di meccanica e tecnologia che si combinano in una vera eccellenza italiana è il lavoro di Tecnofruit di Envie. Fondata nel 2003, quest’impresa italiana produce macchinari per la coltivazione di piante da frutto, da macchine per la raccolta fino a macchine per la lavorazione del prodotto. Ma non produce semplici trattori. Infatti, sfruttando le potenzialità della tecnologia, Tecnofruit introduce sul mercato macchine innovative, accurate e rispettose dell’ambiente.
Un’altro esempio di eccellenza italiana è Sapitflex, un’azienda lombarda che si dedica alla creazione di trasmissioni di potenza, elementi fondamentali per tutti i macchinari. Grazie alla possibilità di creare prodotti (giunti per i macchinari) e servizi (come l’assistenza) su misura, Sapitflex usa la digitalizzazione per rispondere alle esigenze di ogni cliente. Sempre senza dimenticare l’ambiente.
Proprio la sostenibilità e la de-carbonizzazione sono i temi cruciali per il futuro dell’industria meccanica italiana. Per questo, recentemente, l’l’Assemblea pubblica di Anima Confindustria ha avviato una conversazione necessaria, chiamata “Le tecnologie dell’industria meccanica come risposta alla decarbonizzazione.”
La Commissione europea ha fissato degli obiettivi per tutti gli stati membri riguardanti la carbon neutrality. Per raggiungerli, l’Italia deve spendere 1.100 miliardi di euro destinati alla transizione verde. Per realizzare questi obiettivi europei, il ruolo dell’industria meccanica italiana è fondamentale, soprattutto nel corso l’abbattimento delle emissioni e l’avvicinamento alla neutralità climatica. Durante l’incontro di Anima Industria, è stato evidente come la collaborazione tra aziende (anche con il governo) sia cruciale.