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Liberi dalla plastica, Consiglio vota all’unanimità la proposta di Procelli

Redazione

Liberi dalla plastica, Consiglio vota all’unanimità la proposta di Procelli

Il capogruppo de La Sinistra "Materiale compostabile al posto di articoli in plastica monouso. Partiamo dalle sedi del Comune" | Il dibattito
Ven, 04/01/2019 - 18:10

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Votata all’unanimità l’adesione alla campagna del Ministero dell’Ambiente Plastic free challenge, Liberiamoci dalla plastica, proposta da Giovanni Procelli (capogruppo de ‘La Sinistra’) nel Consiglio comunale di Città di Castello.

Secondo un rapporto redatto dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), illustrato dal consigliere proponente durante l’assise, solo il 15% di plastica viene raccolta e riciclata, il 25% viene avviato a recupero energetico e il rimanente 60% finisce in discarica, abbandonato o bruciato all’aperto, producendo inquinamento. I 25 milioni di tonnellate di plastica prodotti attualmente dall’Europa sono invece responsabili dell’85% dell’inquinamento marino e terrestre. Il processo di decomposizione della plastica in frammenti più piccoli, a seconda della loro natura e delle condizioni ambientali, può richiedere secoli. L’Italia è stato il primo Paese in Europa a: approvare la legge contro le buste non compostabili, entrata in vigore nel 2012; applicare la messa al bando di plastica tradizionale; dire stop ai cotton fioc non biodegradabili e compostabili dal 2019 ed alle microplastiche nei cosmetici dal 2020.

E’ fondamentale e doveroso che ogni Amministrazione sia d’esempio nel veicolare i cittadini verso le buone pratiche. Ormai tutti i prodotti in plastica monouso possono essere validamente sostituiti dai prodotti biodegradabili e compostabili. L’amministrazione tifernate, dimostrando sensibilità in tema di politiche ambientali e della salute dei bambini, fin dalla passata legislatura, ha eliminato totalmente vettovaglie in plastica monouso nelle mense scolastiche

Procelli ha così proposto a sindaco e giunta di prendere un impegno “affinché nelle sedi del Comune di Città di Castello vengano eliminati gradualmente tutti gli articoli in plastica monouso, anche dai distributori automatici, sostituendoli con articoli in materiale compostabile. Questo anche nei servizi ed eventi organizzati dal Comune stesso, dove l’Ente tifernate concorre con contributi economici o con il patrocinio. Il capogruppo de La Sinistra ha chiesto anche di intervenire “attivando una campagna informativa ed educativa di sensibilizzazione, indirizzata a cittadini e studenti, per acquisire conoscenza e coscienza su questa grave forma di inquinamento, avente il fine di limitare ed eliminare l’uso della plastica usa e getta”.

Croci (Psi) si è detta d’accordo sulla proposta: “Già in alcune manifestazioni come la Mostra del Tartufo la plastica non viene più utilizzata. Estendiamo la buona pratica. Anche la Asl Umbria 1 partirà da gennaio 2019 con le stoviglie in tutto l’ospedale”. Sassolini (FI): “C’è poca consapevolezza, il cambiamento deve essere culturale. Oggi discutiamo di questa mozione ma abbiamo sui banchi un bicchiere di plastica per ogni consigliere. Ci sono aspetti pratici che rallentano il superamento. Procediamo per gradi e non facciamo ricadere costi sui cittadini, dato che i materiali riciclabili hanno un costo superiore per la comunità”.

Mencagli (Pd): “Il problema della plastica è attuale a prescindere dai costi. Dobbiamo focalizzare su cosa si può riciclare, informando il cittadino”. Arcaleni (Castello Cambia): “Avevamo proposto distributori dell’acqua pubblica nelle frazioni. La plastica è un problema mondiale su cui tutti dobbiamo fare qualcosa. Colgo l’opportunità della campagna informativa, chiedendola alla nostra partecipata”. Gasperi (M5S) ha ringraziato Procelli e Croci “per la conversione innescata dalla Asl nella gestione di materiali in plastica. Andiamo ad analizzare cosa si può fare per ridurre la plastica, struttura per struttura”. Lignani Marchesani (Fd’I): “Rispetto ai proclami, bisogna fare i conti con la realtà. Guardiamo la differenza dei costi tra bicchiere di plastica e quello biodegradabile. I cittadini devono fare conti pesanti a fine mese. Anche le aziende non trovano il business competitivo”. Zucchini (Pd): “Stiamo sviluppando un discorso di educazione ambientale in cui la proposta di Procelli si inserisce e dobbiamo sostenerla. Sansepolcro lo ha già fatto. Lanciamo un messaggio che deve tradursi in atti pratici e orienti la pubblica opinione. Propongo di emendare chiedendo al governo di introdurre agevolazioni per chi riduce gli imballaggi e gli scarti e favorisce il vuoto a rendere”.

Nella replica Procelli ha accettato gli emendamenti proposti da Zucchini e si è detto disponibile ad aggiungere una tempistica precisa, rilanciando in particolare “la sostituzione con materiale compostabile di quanto usato dal Consiglio su proposta di Castello Cambia e l’integrazione con la richiesta al governo di agevolazione a soggetti pubblici e privati per la riduzione di imballaggi in plastica, recupero di scarti alimentari e per favorire la pratica del vuoto a rendere”. Arcaleni ha proposto subito di togliere dai banchi del Consiglio le bottiglie di plastica, sostituendole con il vetro. Sassolini ha infine ribadito il paradosso: “il sindaco per Capodanno vieterà per la sicurezza l’uso di bicchieri di vetro e si useranno solo quelli di plastica. Ci vuole gradualità”.

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