Lgbti, dopo stop Covid Perugia Pride torna e diventa regionale

Lgbti, dopo stop Covid Perugia Pride torna e diventa regionale

Redazione

Lgbti, dopo stop Covid Perugia Pride torna e diventa regionale

Mar, 15/03/2022 - 11:56

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Del coordinamento Umbria Pride fanno parte AGEDO Terni, Amelia Pride, Esedomani Terni, Famiglie Arcobaleno e Omphalos LGBTI

Dopo lo stop per il Covid il Pride Lgbti torna a Perugia e diventa regionale. Il 25 giugno le associazioni gay, lesbiche, bisessuali, trans* e intersex dell’Umbria manifesteranno le per strade del capoluogo regionale.

Del coordinamento Umbria Pride fanno parte AGEDO Terni, Amelia Pride, Esedomani Terni, Famiglie Arcobaleno e Omphalos LGBTI. “L’Umbria Pride – spiegano i portavoce – nasce dalla volontà di coordinamento delle principali realtà LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, trans* e intersex) umbre lo scopo è quello di promuovere i diritti della nostra comunità regionale e di favorirne il benessere e le rivendicazioni tramite l’organizzazione del Pride regionale e di eventi, manifestazioni, campagne e iniziative ad esso collegate. Il coordinamento Umbria Pride si pone l’obiettivo di parlare di diritti e rispetto delle differenze in tutti i territori della nostra regione, anche fuori dai grandi centri, incentivando la nascita di nuove realtà di aggregazione che perseguono gli stessi scopi del coordinamento e mettendo in rete quelle realtà già esistenti”.

Il corteo a Perugia

Il grande corteo conclusivo dell’Umbria Pride si terrà sabato 25 giugno e sarà preceduto da un nutrito cartellone di eventi, appuntamenti culturali, dibattiti e rassegne organizzate in tutta la regione, per approfondire le tematiche e le rivendicazioni del movimento LGBTI (lesbico, gay, bisessuale, trans* e intersex).

Le rivendicazioni

“Le rivendicazioni del coordinamento – continuano gli organizzatori – sono quelle proprie del Movimento LGBTI+ italiano ed in quanto tali sono intersezionali alle lotte femministe, dei lavoratori e delle lavoratrici, antifasciste, ecologiste, antirazziste, antiabiliste ed in generale laiche e progressiste, nella piena convinzione che soltanto la piena espressione dei diritti sociali e di quelli civili garantisca la dignità e la realizzazione personale”.

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