L'EDIZIONE 2010 DI "YOUNG JAZZ FOLIGNO" HA FATTO CENTRO - Tuttoggi.info

L'EDIZIONE 2010 DI “YOUNG JAZZ FOLIGNO” HA FATTO CENTRO

Redazione

L'EDIZIONE 2010 DI “YOUNG JAZZ FOLIGNO” HA FATTO CENTRO

Ven, 04/06/2010 - 10:57

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Una lunga e intensa colonna sonora ha per sei giorni offerto una suggestiva carrellata di appuntamenti nel segno della musica delle nuove generazioni e di nuova generazione. Le tante novità della sesta edizione di “Young Jazz Festival” hanno fatto tutte centro. Ma è nella sua complessità che la rassegna folignate può registrare un ottimo bilancio.

Ogni iniziativa (concerti all'Auditorium San Domenico, concerti itineranti nei musei del territorio, incontri con i musicisti, workshop fotografico, jazz e Sagrantino, pacchetti turistici sulle note del jazz) ha registrato un'importante partecipazione ed un'elevata attenzione da parte del pubblico. Un festival fatto da giovani e per i giovani – sfatando il luogo comune che il jazz è solo musica per adulti – ma non solo, in quanto ha ancora una volta saputo parlare ad una vasta platea, proprio come quella che ha accompagnato ogni spettacolo della manifestazione.

“Quella di quest'anno – afferma il presidente dell'Associazione Young Jazz, Mario Gammarota – è stata un'edizione piena di sorprese con dei risultati che in queste dimensioni non ci aspettavamo nemmeno noi. Un successo che consideriamo rampa di lancio e nuova base da cui partire per un futuro che si spera ancora più roseo, anche con la riproposizione della formula di quest'anno ma con altre novità. Un Festival nato e cresciuto a Foligno, con il sostegno dell'Amministrazione comunale, e che ora, ampliando il suo raggio d'azione in nuove località del comprensorio, può contare su altre istituzioni umbre che oggi ci sostengono riconoscendo la validità, lo spirito d'innovazione e la continua tensione verso la sperimentazione del progetto Young Jazz”.

L'evento, che si è svolto dal 28 maggio al 2 giugno scorsi, è stato infatti organizzato in collaborazione con la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, i Comuni di Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Spello e Trevi e la società Sistema Museo grazie alla quale è nata la molto apprezzata sezione “Young Jazz Museum”. Importante anche la sinergia con la Strada del Sagrantino per abbinamenti tra jazz e vino.

Insomma, Young Jazz può contare su un notevole successo di pubblico e di critica, che gli ha nuovamente permesso di raccogliere, come in passato, ottimi consensi per carattere e qualità. Il Festival si afferma così sempre più come una realtà importante nel panorama jazzistico nazionale e internazionale, oltre che come uno degli eventi più interessanti, freschi e dinamici che si svolgono in Umbria.

“Questi ragazzi – sottolinea l'assessore alla Cultura del Comune di Foligno Elisabetta Piccolotti – vanno sostenuti perché mossi dalla passione. Attraverso il loro volontariato realizzano un evento importante. Young Jazz si è dimostrato un grande festival capace ormai di offrire alla città e non solo la parte più sperimentale e fresca del jazz internazionale. Anche quest'anno grazie alla manifestazione sono passati grandi artisti. Molto positiva si è rivelata inoltre la nuova collaborazione dell'Associazione Young Jazz con la Sistema Museo per coniugare questa straordinaria musica anche con l'arte dei musei del comprensorio folignate”.

“Aver messo in sinergia più soggetti per un obiettivo comune – aggiunge l'assessore allo sviluppo economico del Comune di Foligno Jhoseph Flagiello – è un ulteriore punto a favore della manifestazione, diventata ormai un importante momento per presentare ottima musica, ma anche le eccellenze del nostro territorio. Un'iniziativa che collocherà anche in futuro la città in un'ottica di sviluppo”.

Si è rafforzata e consolidata, inoltre, la collaborazione con Umbria Jazz, la quale ha concesso il patrocinio a “Young Jazz” per il secondo anno consecutivo. Continua pertanto il legame del Festival folignate con la manifestazione jazz più importante in ambito mondiale e in particolare con il suo direttore artistico Carlo Pagnotta, che fin dall'inizio ha guardato con molta attenzione alla crescita di questa giovane rassegna. “Questo festival – dichiara Carlo Pagnotta, presente durante molti appuntamenti della rassegna – è una bella realtà e lo dico da sempre, molto prima di dare come Umbria Jazz il patrocinio. La modestia, l'entusiasmo dei ragazzi dell'Associazione Young Jazz dimostrano che i risultati, con la pazienza, la perseveranza e le capacità, si possono ottenere. La loro energia mi contagia”.

La rassegna, di straordinaria originalità, ha presentato anche quest'anno artisti e progetti musicali che seguono al momento gli orizzonti più interessanti nella ricerca e nella sperimentazione in ambito jazzistico e dintorni, con un mix ben riuscito di talenti emergenti e musicisti affermati. Soddisfatto anche Gianluca Petrella – scelto dall'organizzazione come primo direttore artistico “esterno” del festival – il quale per Young Jazz ha voluto portare quei musicisti che ultimamente lo hanno entusiasmato di più. All'Auditorium San Domenico di Foligno, storica location del festival, si sono esibiti il duo Gianluca Petrella e Paolo Fresu, il progetto “Rollerball” guidato da Beppe Scardino, il “Lunaria Quartet” di Luca Aquino (vincitore nel 2009 del referendum della rivista Musica Jazz per la sezione “Miglior nuovo talento”), Gaetano Partipilo e la sua “Urban Society”, la Ray Anderson's Pocket Brass Band, Fabrizio Bosso con il suo “Dynamic Trio” e John De Leo alla guida del progetto “Vago Svanendo”.

“Young Jazz Festival” si conferma ricca e qualitativamente alta manifestazione musicale, che oggi è diventata anche veicolo importante di promozione del territorio. “Questo grande laboratorio musicale – evidenzia l'assessore alla cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi – ‘fa i conti' con la cultura dei luoghi in cui si realizza: Foligno e la Valle Umbra, i Musei del territorio, le taverne della Quintana, l'Auditorium imponente, i wine bar e le Cantine della Strada del Sagrantino, in un crescendo di implicazioni e di coinvolgimenti che dimostrano l'eccellente stato di salute di una formula spettacolare che, nel nome del jazz delle nuove generazioni, ritrova le tracce della grande storia di questa musica e se ne sente arricchita”.

“Il Festival – aggiunge l'assessore provinciale al turismo Roberto Bertini – con la sua vivacità e intraprendenza ha aiutato a promuovere il territorio, perché è un'iniziativa di qualità che ha coinvolto molti comuni e borghi di qualità”.

Tra le principali novità dell'edizione 2010, infatti, c'è stata la nascita di “Young Jazz Museum”. Questa sezione, con tutti gli appuntamenti ad ingresso gratuito, si è presentata come l'evento nell'evento. L'arte ha incontrato la musica in cinque prestigiose località che hanno ospitato presso i loro musei (Museo Civico e Sala delle Logge del Mercato Coperto di Bevagna, Rocca Sonora di Gualdo Cattaneo, Complesso museale San Francesco di Montefalco, Museo Emilio Greco e Auditorium Adolfo Broegg di Spello, Complesso Museale San Francesco di Trevi) altrettanti concerti pomeridiani (Daniele Tittarelli – Enrico Bracco duo, Joe Rehmer “Tazer Room”, Antonello Salis “piano solo”, Alfonso Santimone “Thrill”, Federico Scettri – Beppe Scardino duo “Pospaghemme”) e la mattina “Incontri con lo strumento” per delle conversazioni tra musicisti e pubblico intorno alla musica jazz (la tromba e Paolo Fresu, il sassofono e Gaetano Partipilo, il trombone e Mauro Ottolini, il pianoforte e Alfonso Santimonie, la batteria e Federico Scettri).

“Questo connubio tra jazz e musei – afferma Francesca Brozzi, responsabile per Sistema Museo del progetto “Young Jazz Museum” – è nato da una riflessione generale sul ruolo che devono avere i musei locali all'interno del proprio territorio di riferimento. Al di là della sua funzione di conservazione di beni culturali, il museo va sfruttato anche come spazio di animazione culturale, per rendere vivo il luogo e incrementare le presenze. I musei devono diventare, come abbiamo voluto fare in questo caso, cornici dove si possano intrecciare scambi culturali e occasioni di ispirazione, ovvero luoghi di creazione oltre che di conservazione”.

Da non dimenticare, inoltre, la collaborazione con la Strada del Sagrantino, che ha permesso attraverso la sezione “Young Jazz & Sagrantino”, di abbinare al percorso musicale e artistico le degustazioni presso le cantine Scacciadiavoli e Novelli di Montefalco o durante l'intervallo di alcuni concerti.

A Foligno, le lunghe e suggestive “Jam Session” notturne presso la Taverna del Rione Ammanniti, il “Jazz Lunch” e il “Jazz Dinner” sempre in Taverna e con la collaborazione del Ristorante “Alla via di mezzo”, ed infine “L'aperitivo Classic Jazz” al Wine Bar “Lu Cuccugnau” (discussioni sui grandi musicisti jazz del passato a cura di Fabio Ciminiera), hanno completato un programma ricco e variegato.

Ad accompagnare gli eventi musicali c'è stata pure la proposta del pacchetto turistico “In Umbria… sulle note del jazz”, una formula “freedom” che ha permesso la massima libertà di movimento a chiunque era interessato a visitare il territorio, approfittando dei concerti di “Young Jazz Festival”. Attraverso il sito http://mailstore.rossoalice.alice.it/exchweb/bin/redir.asp?URL=http://www.youngjazz.it/ e grazie alla collaborazione della Grato Viaggi di Foligno, molte persone hanno “costruito” il proprio week-end all'insegna dell'arte, della cultura, dell'enogastronomia e, naturalmente, della buona musica.

Infine, grazie al workshop fotografico “Musica da guardare – Fotografare il jazz” tenuto dal giovane ma esperto fotografo Andrea Boccalini, il Festival si è allineato con gli altri eventi del settore, dando la possibilità a giovani fotografi di approfondire una tecnica ed un'arte sempre più di maggior interesse e al tempo stesso legata al mondo del jazz.


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