Lavoravano in nero due dipendenti su cinque. Un laboratorio tessile di Valfabbrica condotto da un cittadino cinese è finito ieri nelle mire della locale stazione dei Carabinieri e in quelle del nucleo Ispettorato del lavoro di Perugia, che nel corso di un'ispezione hanno rilevato numerose violazioni, tra cui la posizione irregolare dei due dipendenti.
Erano tutti in possesso di regolare permesso di soggiorno le cinque persone di origine cinese che lavoravano nell'attività, ma due di loro -secondo i carabinieri- lavoravano del tutto in nero. I carabinieri hanno dunque contestato al titolare la sospensione per lavoro irregolare, mancata consegna ai due lavoratori delle dichiarazioni di assunzione e l’utilizzo di un prospetto paga irregolare per i propri dipendenti. Complessivamente lo stesso dovrà pagare una multa salata da 13.800 euro.
L’Arma di Valfabbrica non è nuova a tali controlli, si pensi che nel 2008 in un’ispezione ad un casolare sito nei boschi della frazione Chiascio, erano state arrestate due persone e denunciate altre quattro. In quel caso era stato scovato un vero e proprio laboratorio clandestino dove in condizioni di disagio lavoravano extracomunitari irregolari. (fda)