“Per la diffusione delle conoscenze e valorizzazione del tartufo” è un progetto proposto dall’Associazione Tartufai-Tartuficoltori “Pietro Fontana” al BIM – Consorzio del Bacino Imbrifero Montano – del “Nera e Velino” con sede a Cascia. Il Consiglio Direttivo di tale Consorzio ha già deliberato positivamente dimostrandosi ancora una volta sensibile alle problematiche ambientali e alla salvaguardia delle produzioni tipiche, parte fondante dell’economia e dello stesso ecosistema di pregio della Valnerina. Il progetto prevede due corsi brevi che si terranno a maggio nel Comune di S. Anatolia di Narco e a giugno nel Comune di Cascia, ed a cui potranno partecipare tartuficoltori e tartufai dei Comuni limitrofi. Oggetto di trattazione dei due corsi brevi saranno:
- Biologia, Morfologia ed Ecologia delle principali specie di tartufo. La piantina tartufigena;
- Le tartufaie naturali: gestione, cause dell’attuale declino produttivo ed esperienze di rigenerazione estese anche agli impianti coltivati in crisi produttiva;
- Le tartufaie coltivate: scelta della specie forestale da impiantare, tecniche di impianto e coltivazione delle principali specie di tartufo ;
- La cultura e gli ordinamenti giuridici del tartufo nero nel tempo, le esperienze pregresse di cura e coltivazione, i riflessi economici ed aspetti legislativi.
La volontà di proporre, sostenere ed attuare il progetto deriva dalla necessità, da più parti avvertita, di promuovere la formazione degli abitanti del territorio interessato, che difficilmente hanno accesso ad informazioni riguardanti il miglioramento, la conservazione e l'importanza del patrimonio tartuficolo, conseguiti presso i Centri di ricerca e in relazione alle esperienze maturate nel territorio. Insita nel progetto c'è anche la volontà di diffondere, nella pratica taruficola, “modelli di comportamento virtuoso” che garantiscano la salvaguardia delle tartufaie naturali. Infine, l'esigenza di diffondere buone pratiche circa l'impianto di tartufaie coltivate che siano in grado di incrementare il prodotto ma anche di salvaguardare il patrimonio genetico autoctono attraverso l'impiego di piantine prodotte e micorizzate (micorizzazione: la simbiosi in cui vive il tartufo con le radici delle piante erbacee alle quale cede acqua e sali assorbiti dal terreno e dalle quali riceve carboidrati già elaborati ossia il nutrimento) con semi e tartufi locali. Gli obiettivi dell'intervento formativo riguardano la diffusione di comportamenti corretti nei rapporti con l'ambiente, il territorio ed in particolare nella gestione delle tartufaie, che rappresentano un delicato e complesso ecosistema. Ma anche, diffondere e favorire la conoscenza degli aspetti normativi nazionali e regionali di settore. I ringraziamenti dell’Associazione Fontana vanno al Dr. Filippo Manganelli, per l’attenzione prestata alla nostra proposta e naturalmente al Presidente e al Consiglio Direttivo del Consorzio BIM, che ha delegato un proprio membro, il Geom. Valerio De Angelis, “a collaborare con la nostra Associazione per la riuscita dell’azione”. Al finanziamento di gran parte dell'iniziativa si è provveduto grazie ad un contributo della Banca Popolare di Spoleto allo stesso BIM. Chi fosse interessato a prendere parte a questo seminari può contattare il Sig Domenico Manna, Presidente dell’Associazione Tartufai-Tartuficoltori “Pietro Fontana”, al numero telefonico 0743.47284.