Le proposte dei cacciatori dell'associazionismo spontaneo su cinghiali, tortora, preapertura e apertura generale
Il Calendario venatorio 2023/24 preadottato dalla Regione Umbria non soddisfa alcune associazioni e cacciatori dell’associazionismo venatorio spontaneo.
Club Cacciatori le Torri, Associazione venatoria ambientale Nata Libera Perugia, Umbria Caccia e Natura e i ricercatori faunistici Mario Bartoccini ed Evandro Capello contestano tempi per le varie specie, deroghe e il ricorso ancora alla app per la tortora. Per questo si chiede all’Assessorato regionale di intervenire, “visto che si tratta di una bozza e la data di approvazione è il 15 giugno”.
Cinghiale
“L’emergenza grandi mammiferi – attaccano i cacciatori firmatari dell’appello – imporrebbe più serietà e soprattutto non ascoltare le rumorose minoranze animaliste, le quali ritengono che non si possa fare di più…. Fatti drammatici, e la presenza anche in città dei cinghiali, ci rappresenta una situazione del tutto fuori controllo. Che impone autorevolezza e magari adottare metodi già in uso da decenni in Germania Austria Ungheria. Contenimenti senza interruzioni, ma risolutivi. Quindi – commentano – è inconcepibile dare inizio per il cinghiale da metà ottobre”.
Tortora
Si contesta anche l’introduzione dell’app per il conteggio del prelievo della tortora selvatica, che “ha avuto il placet di alcune associazioni”. Una misura frutto di “una burocrazia asfissiante”.
“Se valutiamo i prelievi della tortora nel bacino del Mediterraneo – spiegano a questo proposito – possiamo affermare senza essere smentiti che la specie è in ottima salute e diffusamente presente nella nostra regione da primavera a alla prima decade di agosto. E quindi possiamo affermare che l’app sia soltanto un nefasto progetto per fermare tanti appassionati e accelerare verso una caccia speculativa per pochi , anche in questo sappiamo dove sono le diverse associazioni”.
Preapertura
Anche sulla preapertura vengono fatte richieste precise e realizzabili già dal mese di settembre: “App, facoltativa con il tesserino cartaceo, e colombaccio in preapertura, con deroga per lo storno e piccione torraiolo, e quaglia dal 10 settembre”.
Proposte ritenute “largamente condivise, serie e realizzabili”.
L’appello all’assessore Morroni
I firmatari rivolgono poi un appello all’assessore Morroni: “I cacciatori, molto più lungimiranti dei propri dirigenti, acclamano da anni l’apertura la prima domenica di settembre, stanziale e migratoria. Questa scelta, anche più etica, darebbe una pressione venatoria diffusa sulle diverse specie”.
Si chiede di ascoltare i cacciatori. “Anche perché – ricordano – siamo noi, ha sostenere i costi degli Atc, tassa regionale e nazionale”.
E aggiungono: “I cacciatori sono terribilmente stanchi di certi giochini di palazzo, che impediscono il possibile, tutelano egoismi e prepotenze. La caccia è un fatto sociale sano, tecnico e radicato nella comunità umbra. E’ arrivato il momento di cambiare, veramente”.
Comitati tecnico
Infine, anche rispetto al ricostituendo Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale, proposto dal ministro Lollobrigida, “con le più equilibrate rappresentanze”, si ritiene che possano essere più concrete veloci ed efficaci le soluzioni di gestione della fauna selvatica.