Hanno pianto, ricordando chi non c’è più, come Ilaria Sula. Hanno cantato l’orgoglio di essere donne. Hanno rivendicato il diritto di essere libere, nel corpo e nello spirito. Hanno fatto “rumore”, per manifestare la propria rabbia, ma soprattutto per far sentire a tutte le donne che non sono sole.
E insieme alle donne, a sfilare per il centro di Terni, c’erano anche uomini, disposti non solo a manifestare la propria solidarietà a chi è stata vittima di violenza, ma anche ad impegnarsi perché questa piaga sociale venga denunciata e combattuta.
Sotto la pioggia, rispondendo all’appello alla mobilitazione da parte della Rete Umbra per l’Autodeterminazione, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne.
Hanno sfilato partendo da piazza Dante, fino al ritrovo in piazza Europa. Dove, dopo il “minuto di rumore”, hanno letto i nomi delle donne che non ci sono più. Per colpa di uomini che dicevano di amarle e che invece hanno dato sfogo ad egoismo, sopraffazione, violenza.


