Non è ancora terminata questa sciagurata giornata domenicale ,iniziata con l'uccisione del giovane Gabriele Sandri nel parcheggio di un Autogrill , mentre si recava a vedere la partita della sua squadra, la Lazio, insieme ad altri amici .
Nonostante le parole di ammissione del Questore di Arezzo , la dinamica del fatto è ancora in corso di definizione .Non si trova ancora un bossolo dei due colpi sparati ed inoltre le perizie balistiche risultano difficili per il fatto che se è vero che i due colpi sono stati sparati in aria a scopo intimidatorio , la traiettoria di quello mortale per il povero Sandri è assolutamente ad ” altezza uomo “.
Il pomeriggio è stato davvero difficile per tutte le forze dell'ordine impegnate negli stadi e soprattutto a Bergamo per Atalanta -Milan e a Milano per Inter-Lazio , con sospensione della partita a Bergamo per motivi di ordine pubblico , dopo che numerosi tifosi mascherati hanno iniziato a demolire i vetri di protezione del campo con un tombino delle fogna.Incidenti poi proseguiti fino a scemare verso le 19 della sera.
A Roma invece è guerriglia urbana.
Circa 800-900 tifosi , anche questi mascherati ed armati di spranghe e bastoni e bottiglie incendiarie , si sono pian piano radunati fuori dall'Olimpico dopo che è stata decisa l'annullamento del serale tra Cagliari e Roma, e marciando compatti hanno già assaltato due caserme delle Polizia nelle vicinanze dello stadio ( via Guido Reni ) dando alle fiamme un Bus della Polizia.Successivamente dispersi dalle Forze dell'Ordine si sono di nuovo riammassati davanti alla sede del CONI, assaltandola e costringendo numerosi dipendenti a nascondersi negli scantinati .In questo momento , mentre scriviamo sono stati di nuovo dispersi , ma si stanno spostando verso la Cristoforo Colombo.
Sono in corso mentre scriviamo numerose trasmissioni televisive di approfondimento , dalle quali però emerge l'assoluta inconsistenza del legame tra la guerriglia in corso ed il tragico fatto occorso al giovane Gabriele Sandri .
Una rissa, quella all'Autogrill che poteva capitare dovunque , ed un intervento quello della Stradale che poteva occorrere per qualsiasi posto di blocco nel Paese.
Ingiustificati quindi i comportamenti successivi dei cosiddetti sportivi , che secondo il giudizio della maggior parte dei commentatori non trovano riscontro in una sincera partecipazione al lutto .
Ed allora perché tanta violenza , e gratuita per giunta.
E' certo che il malessere sociale del Calcio come forma di aggregazione sportiva , e non certo come valutazione qualitativa, è talmente evidente e peggiorato , sopratutto dopo i fatti di Catania , che parlare di parabola è solo l'inizio della caduta .
Lo si percepisce dalle espressioni sbigottite di tutti gli operatori del calcio , dai Presidenti come Lo Tito , a commentatori come Bruno Pizzul a politici come Gasparri e molti altri, concordi che la morte di Gabriele Sandri ” Gabbo” ,è forse il DeProfundis, da cui si può solo rinascere o sparire definitivamente.
Tuttoggi.info vi invita a valutar e ad esprimere un vostro commento , per capire se c'è un futuro anche per il calcio .
( foto Ansa.it)