Sa.Mi. e Ale.Chi.
La gelosia che scatena violenza. Un triste copione che troppo spesso si ripete ai danni di donne oggetto di attenzioni insane. Questa volta la vittima è una ballerina di 25 anni pestata a sangue nella sua abitazione di Bettona.
L’allarme – Ad avvisare le forze dell’ordine sono stati i vicini di casa della donna, di nazionalità rumena, che richiamati da grida di aiuto hanno allertato i carabinieri. Urla, tonfi che lasciavano presumere violenza, richieste di aiuto e ancora rumori di mobili e cadute. Gli abitanti del palazzo, nella serata di sabato hanno pensato che stesse accadendo qualcosa di veramente grave.
Il ricovero – All’arrivo dei militari la donna è stata trovata a terra in lago di sangue, era stata presa a calci e pugni da un uomo che all’arrivo dei militari si era allontanato a bordo della sua auto. All’arrivo in ospedale i medici le hanno riscontrato diverse fratture alle costole e una lacerazione alla milza che nelle prossime ore ne potrebbe richiedere l’asportazione con delicato intervento chirurgico. Adesso la donna è ricoverata al Santa Maria della Misericordia e la prognosi per lei resta riservata.
L’aggressore – E’ stata la stessa vittima a fornire ai militari il solo nome di battesimo ed una sua descrizione sommaria. I militari conoscevano il modello dell’auto. Sono bastate poche ore di ricerche per risalire ad A.P. artigiano di Montefalco di 47 anni. Il comandante della Stazione di Bettona, coadiuvato dai suoi militari ha raggiunto l’uomo presso la sua abitazione. Il fuggitivo è stato denunciato a piede libero per il reato di lesioni gravissime. Saranno le indagini che adesso sono portate avanti dalla compagnia dei carabinieri di Assisi a stabilire se si potrà procedere ad un provvedimento restrittivo per l’uomo.
I futili motivi – Sarebbe la gelosia il movente che avrebbe spinto l’uomo a percuotere con violenza inaudita la giovane ballerina. I militari adesso stanno sentendo le conoscenti e le colleghe della vittima per determinare con precisione quale rapporto ci fosse tra la vittima ed il suo aggressore. Per adesso sembrerebbe che tra i due non vi fosse una relazione, ma che si siano conosciuti nel locale dove lavora la ragazza.
Ancora violenza sulle donne. Donna percossa anche a Ponte Felcino – Sono invece otto i giorni di prognosi per una donna di Ponte Felcino del 1963.
Arrivata in pronto soccorso nella serata di domenica dichiarato di essere stata percossa, ma ha scelto di non fornire i dati di chi e perché le aveva messo le mani addosso.
Nelle prossime ore gli agenti del posto fisso di polizia del Santa Maria della Misericordia la sentiranno per tentare di ricostruire l’accaduto.
Modificato alle 14:24
