(Jac. Brug.) – Il Maestro di pugilato Gianni Burli, insieme al figlio Fabio e a tutti i collaboratori della “Boxe Spoleto”, ha in mente un obiettivo ben preciso da perseguire: riportare la Kickboxing a Spoleto. Il percorso, che per stessa ammissione di Burli sarà faticoso e richiederà grande costanza, è iniziato stamattina al palazzetto “Vecchio” di via Martiri della Resistenza sotto i migliori auspici. A presentare la disciplina, in conferenza stampa prima e con uno stage poi, è stato nientemeno che Remy Bonjasky, tre volte campione del mondo, uno dei personaggi più noti della Kickboxing mondiale, che molti appassionati di arti marziali hanno sicuramente visto in televisione “demolire” i suoi avversari.
“La nostra società di pugilato – ha detto con una punta di orgoglio Gianni Burli – ha deciso di intraprendere questa nuova avventura partendo da un grande personaggio come Remy Bonjasky. Quelli che inizieranno a luglio saranno dei corsi di pugilato destinati a maestri di kickboxing, alcuni dei quali sono poco propensi ad insegnare l’uso delle mani nella disciplina. Col tempo – ha concluso Burli – vedremo se le basi che stiamo gettando ci permetteranno di intraprendere l’insegnamento di questa disciplina ai giovani”.
A sostenere il progetto della Boxe Spoleto c’è anche l’amministrazione comunale, rappresentata oggi in conferenza stampa dal vicesindaco Stefano Lisci. “Quando Gianni chiama l’amministrazione risponde”, sono state le sua prime parole. “Gianni Burli è una risorsa troppo importante per Spoleto – ha proseguito Lisci – e l’amministrazione comunale non può non sostenere coloro che propongono attività sane che fanno crescere i giovani con valori positivi”.
Molto entusiasta è sembrata anche la “stella” della giornata, Remy Bonjasky, che ha detto di essere disponibile al cento per cento per aiutare la diffusione dalla kickboxing in Italia e a Spoleto in particolare. “In Giappone – ha detto Bonjasky – i kickboxer sono considerati quasi delle divinità. Credo sia giunto il momento che questa disciplina faccia un salto di qualità anche in Italia”.
Il campione olandese si è recentemente ritirato dall’attività agonistica, dopo aver subito, dal 2001 al 2010, quattro operazioni agli occhi per il distacco della retina. Ora si dedica all’insegnamento nella sua accademia. Stamattina, prima di vestire pantaloncini e guantoni, ha ricordato che nella kickboxing non conta avere più muscoli degli avversari, ma allenarsi con dedizione è mantenere in equilibrio il fisico e la mente.
Il workshop di Bonjasky prosegue anche nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, sempre al “Palazzetto Vecchio”.
LA KICKBOXING A SPOLETO CON UN TESTIMONIAL D'ECCEZIONE: IL CAMPIONE MONDIALE REMY BONJASKY (Fotogallery TO®)
Sab, 28/05/2011 - 12:21