Quando la tecnologia si unisce all’arte, il patrimonio diventa fruibile anche se resta uno scrigno raramente accessibile. Questo l’obiettivo del progetto di digitalizzazione del piano nobile di Palazzo Baldeschi, in via Baldeschi, 2, a Perugia, realizzato dalla Fondazione Orintia Carletti Bonucci, con il sostegno di Fondazione Perugia., che sarà presentato oggi, giovedì 13 febbraio, alle ore 17, nella sale di palazzo Baldeschi.
Dopo i saluti dell’avvocato Francesco Depretis, presidente della stessa Fondazione, e di Franco Moriconi, vice presidente della Fondazione Perugia, a presentare i dettagli del progetto saranno i consiglieri Daniele Lupattelli e Francesco Federico Mancini, nonché storico dell’arte. Ad illustrare metodologia e tecniche sarà Aldo Pascucci di Archimede Arte, che ha realizzato i rilievi 3D.
L’appuntamento si concluderà con una visita guidata del piano nobile, uno scrigno che racchiude diverse opere d’arte. Raramente accessibile al pubblico, se non per conferenze e convegni, sarà un’occasione per ammirare l’appartamento all’interno del cinquecentesco Palazzo Baldeschi, sede della Fondazione Orintia Carletti Bonucci, istituita nel 1970 per volontà di Mario Bonucci, ultimo discendente della famiglia che nel 1834 era entrata in possesso dell’edificio precedentemente abitato dai Righetti, dai Danzetta, dai della Corgna e, da ultimo, dai Baldeschi che lo avevano fatto edificare nella seconda metà del XVI secolo. La volta decorata da un’equipe di pittori che condividono il linguaggio baroccesco diffusosi a Perugia nel tardo Cinquecento e nei primi due decenni del Seicento, risulta particolarmente utile per ricostruire la genealogia della famiglia De Ubaldis (Baldeschi), che dette i natali a celebri giureconsulti, primo fra tutti Baldo degli Ubaldi vissuto nella seconda metà del Trecento.
Affreschi seicenteschi, lampadari di vetro di Murano, arredi di pregio perfettamente conservati e una quadreria da intenditori: varcare la soglia del piano nobile è come tornare indietro nel tempo, ripercorrere la storia di alcune delle più ricche famiglie perugine.
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