Grande affluenza di gente per la Fiera dei Soprastanti che come ogni anno viene allestita a Foligno, per rievocare un mercato del passato che apre l'inizio della Giostra della Quintana di settembre.
Ogni edizione si svolge in posti differenti; per questo 2008 si sono scelte via Arte e Mestieri e via Largo Frezzi, spazi caratteristici del centro storico della città.
La fonte storica che testimonia l'evento della Fiera dei Soprastanti è il testo manoscritto di Ettore Tesorieri, relativo all'anno 1613. Questa data ha consentito di fare riferimento al governo del papa Paolo V (Camillo Borghese 1605-1621). “La zona che abbiamo scelto per ambientare la Fiera dei Soprastanti – sottolinea Stefano Trabalza, presidente della Commissione Artistica – è ideale per questo evento, anche per la vicinanza della splendida chiesa di San Nicolò o le sale al piano terra di palazzo Candiotti. Le presenze sono tali da qualificare ulteriormente l'appuntamento, il cui fine resto quello di ricostruire uno squarcio di vita secentesca legato all'attività commerciale ed artigianale e che è storicamente documentato nell'Archivio di Stato di Foligno”.
Lo stesso presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli aveva in precedenza dichiarato in vista dell'evento: “E' l'appuntamento d'apertura, quello a cui ormai non rinuncia nessuno e che costituisce un'attrazione anche per chi arriva da fuori Foligno. L'intuizione di introdurre il Quattrino è stata vincente perché stimola la curiosità e peraltro sono moltissimi che ogni volta, per ricordo o perché collezionisti, si portano a casa l'antica moneta riconiata fedelmente sulla base di quella che circolava in città a quell'epoca”.
Infatti all'interno della fiera c'era l'obbligo di comprare tutto con i Quattrini. La coniazione di una moneta antica per la Fiera dei Soprastanti ha infatti costituito una novità di rilievo: nella coniazione di una serie di monete d'epoca da mettere in uso in questa occasione, l'Ente Giostra ha ravvisato un modo significativo per aderire ad una dichiarata volontà storico-rievocativa, alla quale, nel complesso delle sue varie manifestazioni, ci si vuol attenere. Ciò ha consentito maggiore vivacità nei cambi e negli acquisti delle merci esposte nella Fiera (1 euro=1 quattrino).
Un mercato chiassoso, pieno di bancarelle con ogni sorta di merce: tessuti, confetti e confetture, orafi, corde funi e canape, botti, icone sacre, ciabattini, saponi e lavanda, oggetti in creta, scacchi e giochi, vimini, cartomanti, cocci, piccoli animali, gioco dei topi, alchimisti, armi, maghi, animali da cortile, percussioni antiche, cantastorie, granaglie e naturalmente arrosticini, frutta, frittelle, pane e affettati, dolci, alicette, pagnotte e trippa.
Numerose le persone che dalle 16,30 si sono susseguite nella visita della Fiera fino al momento della sua chiusura intorno a mezzanotte. Un evento colorato, divertente e vivace che come sempre ha attratto migliaia di persone, non solo dalla città, ma anche da fuori.