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La casa è un diritto / Fino a 5.200 euro di aiuti a chi affitta a famiglie con sfratto incolpevole

Redazione

La casa è un diritto / Fino a 5.200 euro di aiuti a chi affitta a famiglie con sfratto incolpevole

Gio, 07/11/2013 - 20:06

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Sara Cipriani

L'emergenza casa è un tema sempre più scottante in questi mesi: i fondi pubblici destinati a garantire il diritto ad avere un'abitazione sono stati via, via tagliati fino ad arrivare a quota 0. Nel frattempo la sofferenza economica continua a portare licenziamenti, mobilità e cassa integrazione, con ripercussioni inevitabili anche su quei “normali” impegni economici – come l'affitto – che molte famiglie italiane si erano presi in tempi di insospettabile indigenza.

La Regione Umbria, con il supporto di ATER, su questo tema non si è però data per vinta e pur non potendo garantire nuovi grandi investimenti oltre a quelli già messi in atto in questi anni – 3.000 alloggi realizzati di edilizia residenziale pubblica dal 2004 al 2010, per un totale di 150 milioni di euro di investimento pubblico – ha deciso di vestire i nuovi panni di facilitatore e coadiuvatore – anche economico – dell'incontro fra domanda e offerta del mercato immobiliare privato, in casi di sfratti per morosità incolpevole.

“La priorità in questo momento è quella di sostenere le necessità abitative degli umbri” così l'assessore alle politiche abitative della Regione Umbria, Stefano Vinti, durante la presentazione del bando realizzato in collaborazione con ATER, questa mattina presso la Sala dello Spagna, in Municipio.

I numeri relativi all'emergenza abitativa, raccontati dall'assessore sono preoccupanti:

  • 1.000 gli sfratti per morosità incolpevole solo nella provincia di Perugia
  • 33 quest'anno nel solo comune di Spoleto
  • comune nel quale ci sono attualmente 400 famiglie in lista di attesa per un alloggio di edilizia pubblica
  • 5.500 in lista di attesa in Umbria
  • 700 mila in Italia ad aver diritto ad una casa di edilizia pubblica

Numeri e agitazioni popolari, come quelli del 19 ottobre a Roma “Manifestazioni per la casa, che non si vedevano in Italia dal '69” sostiene Vinti, che da Spoleto lancia un appello al Governo affinché consideri con urgenza una “moratoria per gli sfratti”.

Ad introdurre i lavori di questa mattina, l'assessore comunale all'edilizia popolare, Juri Cerasini, che ha sottolineato l'ottima collaborazione tra Comune e Regione in materia di politiche abitative “Spoleto ha sempre trovato porta aperta per problemi di sfratto, affitto canone concordato” e tutte le problematiche di tipo abitativo che il municipio raccoglie come primo interlocutore delle esigenze del cittadino. A seguire il sentito intervento dell'assessore alle politiche sociali, Battistina Vargiu, che ha ricordato il dramma degli sfratti per morosità incolpevole, ossia l'incapacità di pagare l'affitto a causa della perdita di una entrata fissa derivante da prestazione lavorativa, sia dipendente che autonoma: “Le politiche abitative sono ormai diventate emergenze abitative”. Per questo, “abbiamo immediatamente accolto positivamente la misura messa a disposizione dalla Regione e da ATER, una misura che aiuta le famiglie che vivono momenti di difficoltà, e pubblicizzato l'iniziativa con i sindacati di riferimento, con i piccoli proprietari e le agenzie immobiliari”.

La spiegazione del funzionamento del bando è stata di competenza della Dottoressa Maria Grazia Ricci, consigliere di Ater regionale:

La misura, i cui termini per l'iscrizione non sono ancora scaduti e consultabile sul sito www.ater.umbria.it è formato da due sezioni:

– ubicati nel territorio regionale;

– iscritti al NCEU cat A/2, 3, 4, 5 e 6;

– in possesso della prescritta abitabilità;

– immediatamente disponibili alla locazione alla data di accettazione dell'immobile da parte di ATER;

– dotati di impianti elettrici, idrico sanitari, e di riscaldamento con certificazione di conformità ai sensi della vigente normativa;

Chiusura delle iscrizioni – 22 Dicembre 2013

– Licenziamento, escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie;

– Cassa integrazione ordinaria o straordinaria;

– Collocazione in stato di mobilità;

– Mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico;

– Cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate alla CCIA aperte da almeno 12 mesi;

– Malattia grave o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato la necessità di far fronte a documentate spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza;

– Decesso del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito.

Chiusura delle iscrizioni – 20 Gennaio 2014

Una volta chiuse le iscrizione alle liste, ad ATER il compito di stilare due graduatorie che, rese pubbliche, permetteranno un incontro tra domanda ed offerta, garantito e adeguato alle reciproche necessità.

  • Le agevolazioni economiche a parziale copertura del canone di locazione saranno messe a disposizione dalla Regione Umbria e verranno erogate direttamente al proprietario dell'immobile la Regione con degli importi che potranno raggiungere i seguenti importi:

€ 200,00 “una tantum” a contributo sulla caparra (da richiedere nei 15gg successivi la registrazione del contratto)

€ 200,00 “una tantum” se si applica il canone concordato minimo, rispetto all'area di ubicazione dell'immobile (da richiedere nei 15gg successivi la registrazione del contratto)

€ 200,00 al mese, per 24 mesi dietro presentazione dell'avvenuto pagamento del canone mensile precedente

Sarà sempre Ater ad avere il monitoraggio del buon funzionamento del sistema durante tutto il periodo dell'erogazione e dell'eventuale miglioramento della capacità reddituale del nucleo familiare affittuario.

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