Claudio Bianchini
Se il sindaco Nando Mismetti pensava di poter dormire sonni tranquilli per una corsa in solitaria verso le primarie di coalizione, si dovrà ricredere. Non aveva fatto i conti con l'assessore regionale Vincenzo Riommi, che proprio in queste ore ha raccolto ben 102 firme di tesserati del Pd folignate a sostegno della sua candidatura.
Si cercano altre adesioni – Nonostante il documento a sostegno della riconferma di Mismetti sia sostenuto dai tre quinti dei delegati dell'assemblea comunale, il colpo di scena alla fine c'è stato. Le firme dei 'riommiani' rappresentano infatti il 20% del popolo piddino della terza città dell'Umbria, e prima di depositare la documentazione alla segreteria, Riommi & Co. puntanto a raccogliere qualche altra adesione. Il Partito Democratico dovrà così indire le primarie interne, almeno secondo alcuni esponenti di lungo corso, e chi uscirà vincente dal braccio di ferro, potrà poi presentarsi a quelle del centrosinistra, che dovrebbero svolgersi entro la prima metà di marzo.
Invocate le primarie – I supporter di Riommi a quanto sembra, hanno davvero mal digerito la mossa di Mismetti, anche perchè – argomentano – la raccolta delle firme non sarebbe stata necessaria, essendo lo stesso primo cittadino ammesso praticamente a norma di regolamento alle eventuali primarie di partito. Una mossa che si è rivelata una sorta di boomerang. Ad esporsi in prima persona è Elio Graziosi, consigliere comunale del Pd da sempre vicino a Riommi, secondo il quale l'operazione non servirà a spaccare il partito, ma anzi a rafforzare la disussione interna per puntare alla vittoria nelle ormai imminenti elezioni comunali.
Braccio di ferro interno – Anche sul documento pro Riommi, come su quello pro Mismetti ormai già presentato, ci sono diversi pareri e valutazioni tra le varie anime piddine, sia sul piano delle interpretazioni regolamentari e normative, che sulla opportunità politica. Da una parte c'è chi ritiene chiusa la partita, essendosi ormai già espressi i tre quinti dell'assemblea che – spiegano i 'mismettiani' ha sostanzialmente dato il via libera alla seconda corsa verso il Torrino delsindaco uscente. Dall'altra, c'è invece chi non ritiene possibile procedere con una sorta di 'preselezione' a colpi di firme, che eviterebbe l'apertura delle urne per le primarie di partito, comunque invocate dal 20% degli iscritti che non hanno voluto riconoscersi in Mismetti preferendogli – nero su bianco – Vincenzo Riommi.