Quella di ieri è stata una notte alquanto movimentata in città: i Carabinieri di Perugia sono stati protagonisti di un rocambolesco inseguimento per le vie del centro storico e della periferia, conclusosi positivamente con l'arresto dell'autore di numerosi reati.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile Aliquota Radiomobile della Compagnia di Perugia, alle prime luci dell'alba, nel corso di servizio perlustrativo di controllo del territorio, in Via XX Settembre, hanno intercettato una Fiat Seicento di colore scuro, con quattro persone a bordo. Insospettiti, i militari hanno cercato di fermare la macchina, ma l'uomo alla guida non si è fermato, pensando bene di accelerare la marcia, con la speranza di sfuggire al controllo. I militari, dopo aver rilevato il numero di targa dell'auto in fuga ed aver appurato che si trattava di un veicolo rubato il 24 luglio scorso ad un perugino abitante a Ponte d'Oddi, si sono lanciati nell'inseguimento, con i segnali luminosi accesi e la sirena spiegata. Inseguiti e raggiunti vicino a Ripa, grazie anche alla collaborazione dei militari della Compagnia di Assisi, i malviventi hanno abbandonato l'auto nell'estremo tentativo di farla franca. Mentre i tre passeggeri complici sono riusciti a far perdere le loro tracce dileguandosi tra la vegetazione, il conducente dell'auto rubata è stato rincorso e raggiunto dai carabinieri: una volta braccato ha anche provato a opporre resistenza. Con la perquisizione all'interno dell'abitacolo, nascosto sotto il sedile del lato guida, è stato trovato e sequestrato un coltello di grosse dimensioni che, da un primo esame, sembrerebbe essere utile a tagliare droga come l'hashish.
Con l'accusa di ricettazione, porto abusivo di armi e resistenza a pubblico ufficiale, sono così scattate le manette per R.A., di 18 anni, cittadino tunisino, non nuovo ad episodi del genere. E' ora rinchiuso nelle camere di sicurezza di Perugia, in attesa di giudizio.
L'auto è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.
Le indagini proseguono senza sosta per l'identificazione dei complici di R.A., anch'essi di origine nord africana.