Il progetto imprenditoriale di Gennex Delivery (Università di Camerino) ha ottenuto il primo posto nella Start Cup Umbria/Marche 2011, premio per l’innovazione che vedeva in lizza dieci progetti. L’azienda ha progettato un hydrogel iniettabile in grado di incapsulare e rilasciare gradualmente farmaci proteici e di supportare la crescita e rigenerazione di tessuti danneggiati, tra i quali la cartilagine. Il team imprenditoriale di Gennex Delivery annovera la dottoressa Roberta Censi e i professori Piera Di Martino e Wim E. Hennink (Università di Utrecht). Al secondo e al terzo posto due progetti dell’Ateneo di Perugia, Umbramed (per dispositivi medici relativi al campo dell’urologia) e Cadet Lab (applicazioni di diagnostica non distruttiva di strutture e materiali).
Ai primi tre classificati sono stati assegnati premi in denaro del valore, rispettivamente, di 7.000, 5.000 e 3.000 Euro alla seconda e terza classificata.
I progetti, inoltre, accedono di diritto alla fase nazionale della business plan competition: il Working Capital – Premio Nazionale per l’Innovazione 2011, che si terrà a Torino dal 18 al 20 novembre di quest’anno. Ai primi 4 classificati della competizione saranno assegnati premi del valore di 100.000 euro ciascuno; inoltre, Quantica valuterà le varie proposte al fine di individuare realtà d’eccellenza su cui indirizzare investimenti in equity, per almeno 1 milione di euro.
Gli altri sette progetti in lizza erano Green Development, BioLab Products e ATRP – Allergic Tests Research and Production per l’Università di Perugia e Odontoveterinaria Unicam, EcodesignLab, GEA Web e Ambienti Intelligenti per Sicurezza Real-time per quella di Camerino.
La giuria era composta da: dottor Franco Gattari (Confartigianato Marche), ingegner Paolo Mastrostefano (Gitronica SpA, Guzzini Group spa), ingegner Cristina Cristalli (gruppo AEA, Loccioni spa), dottoressa Lucia Marchisio (Telecom Italia spa), dottor Marco Casini (Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana spa), dottoressa Chiara Borgarelli (Gepafin spa).
La proclamazione dei vincitori è stata fatta dal professor Loris Lino Maria Nadotti, delegato del Rettore al trasferimento tecnologico, al termine di una tavola rotonda, al Centro linguistico d’Ateneo, sul tema “Innovazione: come uscire dalla crisi” con il dottor Lucio Caporizzi (coordinatore Area della programmazione regionale/Regione Umbria), l’ingegner Maurizio Ascani (R&D Manager Angelantoni Industrie spa), il professor Roberto Sorrentino (RF Microtech srl – Spin off dell’Università degli Studi di Perugia).
“Un’edizione riuscita – ha commentato il professor Nadotti – perché abbiamo avuto 10 progetti di elevata qualità. Guardando ai premiati e alla proposta complessiva notiamo la preponderanza di progetti riferiti alle biotecnologie, mentre negli anni passati prevalevano i progetti ingegneristici. E’ un aspetto significativo perché c’è domanda nel mercato di prodotti della ricerca che derivano dal contesto delle biotecnologie. Dalla crisi – ha aggiunto si può uscire solamente attraverso un aumento della competitività del nostro sistema produttivo e questo può derivare solo da azioni di innovazione profonda. L’innovazione dipende dalla ricerca fatta in prevalenza in ambito punto e quindi nelle università: spingere sulla creazione di imprese frutto della ricerca e sulla valorizzazione dei risultati ottenuti rappresenta un elemento propulsivo per favorire l’uscita dalla crisi”.