Inchiesta PopSpoleto, parla il Procuratore Riggio "indagini ancora in corso". Clamoroso, 5 ispettori Bankit tornano in Bps. Aggiornamenti: anche Scs nel mirino - Tuttoggi.info

Inchiesta PopSpoleto, parla il Procuratore Riggio “indagini ancora in corso”. Clamoroso, 5 ispettori Bankit tornano in Bps. Aggiornamenti: anche Scs nel mirino

Redazione

Inchiesta PopSpoleto, parla il Procuratore Riggio “indagini ancora in corso”. Clamoroso, 5 ispettori Bankit tornano in Bps. Aggiornamenti: anche Scs nel mirino

Lun, 16/07/2012 - 20:25

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Carlo Ceraso
L’inchiesta sulla Banca Popolare di Spoleto è ancora in corso. E’ in estrema sintesi quanto il procuratore della repubblica di Spoleto Gianfranco Riggio ha confermato questa mattina a Tuttoggi.info nel corso di una breve intervista. Ma non è l’unica novità del giorno, perché poche ore fa – ad una settimana esatta dai 17 avvisi di garanzia spiccati dalla Procura che indaga su presunti crediti concessi da dirigenti e funzionari Bps a imprenditori e professionisti che non avevano i titoli per riceverli – cinque ispettori di Bankit sono entrati negli uffici della PopSpoleto dando così avvio ad un nuovo accertamento dopo quello del primo semestre 2010 che risultò devastante per il modus operandi tenuto dall’allora presidente Giovanni Antonini salito, dopo il defenestramento da Bps, in sella alla holding che controlla l’istituto bancario. Alcuni degli ispettori, a quanto trapela, si sarebbero sistemati nell’ufficio del vicepresidente vicario Michelangelo Zuccari dal quale coordineranno le loro attività di indagine. Ma andiamo con calma per raccontare un’altra giornata a dir poco calda per palazzo Pianciani.
L’INTERVISTA – intorno alle 10 entriamo in procura. Pochi minuti di attesa nell’anticamera, giusto il tempo di essere annunciati, e il Procuratore ci riceve.
Consigliere Riggio, a che punto è l’inchiesta? Dobbiamo attenderci a breve degli sviluppi? “Le attività di indagine e verifica sono ancora in corso”
Stando a quanto è dato sapere, gli avvisi di garanzia riguardano presunti recenti illeciti, comunque diversi da quelli che gli ispettori di palazzo Koch avevano segnalato nella Relazione di giugno 2010. Può confermarlo? “la Relazione della Banca d’Italia del 2010 – risponde il Procuratore – è stato lo spunto per una indagine su cui abbiamo lavorato”
Alcuni degli indagati hanno dichiarato di volersi mettere a disposizione della magistratura. “Non mi risulta che nessuno degli indagati si è presentato spontaneamente a questo ufficio né mi risultano siano state presentate memorie difensive”.
Un’ultima domanda. In città si rincorrono “voci”, a volte supportate da qualche articolo di stampa, che sembrano voler screditare il lavoro della Procura. Qual è il clima in cui lavora il suo ufficio? “Posso soltanto dire che il sottoscritto è sereno e, a quanto mi risulta, il sostituto procuratore (la dottoressa Albano, n.d.r.) è serenissimo. Stiamo facendo soltanto il nostro lavoro, è solo il nostro dovere”.
Anche se non ci risulta, da qualche parte è stato scritto che lei, andando in ferie, avrebbe lasciato la Procura scoperta. “Non mi pare proprio, svolto il mio lavoro ho preso qualche giorno di ferie e i sostituti procuratori erano regolarmente in servizio” ribatte il consigliere Riggio con tono pacato. In effetti sarebbe bastato frequentare le aule del Tribunale in questi giorni di processi per avere conferma della presenza dei due pm applicati alla Procura di Spoleto.

L’ISPEZIONE – sembrava quasi che i lustrini e le paillettes che ieri avevano acceso la cena di gala offerta da Scs e Bps per la chiusura del Festival dei 2 Mondi fossero di buon auspicio per una settimana di relativa calma, dopo la tempesta scatenata sette giorni fa. Invece a rovinare le speranze ci ha pensato Bankit che poco dopo l’ora di pranzo di oggi ha inviato 5 ispettori nella sede della direzione generale Bps. La notizia non trova ancora conferme ufficiali, anche se è rimbalzata all’interno del consiglio comunale portata da alcuni consiglieri che sono dipendenti della PopSpoleto. Facile ipotizzare che la Vigilanza voglia vederci chiaro sui prestiti concessi e finiti nel mirino degli inquirenti. “E’ una giornataccia” dice una fonte interna all’istituto che preferisce rimanere anonima. E c'è da crederci visto che la Relazione del 2010 (la penultima si tenne nel 2006) mise in rilievo la carenza dei controlli interni oltre ai comportamenti “pervasivi, dominanti e poco trasparenti” di Antonini. Situazioni che, alla luce dell'inchiesta penale, non sembrano esser cambiate dopo due anni se le ipotesi di reato verranno confermate.
POLITICA IN MOVIMENTO – intanto è la politica a fare i primi passi, mentre tace ancora il sindacato di categoria. Dopo l’intervento del segretario regionale dell’Idv Paolo Brutti, è di oggi l’avvio di una iniziativa che la Lista civica Rinnovamento, d’accordo con il Pd, dovrebbe presentare giovedì prossimo in Consiglio comunale. Probabilmente si tratterà di una mozione con la quale chiedere, dopo gli scandali che da un paio di anni stanno offuscando l’immagine di Bps e Scs, un ricambio dei rispettivi vertici.

ISPETTORI IN SCS – non è solo Banca Popolare Spoleto sotto la lente di ingrandimento della Vigilanza di Bankit. Da questa mattina (martedì) infatti, 2 dei 5 ispettori hanno lasciato gli uffici della controllata per prendere posto in quelli della controllante, la Spoleto Credito e Servizi. La notizia non trova ancora conferme ufficiali, ma viene assicurata da fonti molto vicine alla presidenza retta da Antonini e dal vicario Caparvi (nella foto). Non è dato sapere quali attività e pratiche siano al vaglio degli ispettori. Di certo palazzo Koch conosce gli atti contestati dalla Procura alle 17 persone raggiunte lunedì scorso dagli ormai noti avvisi di garanzia (15 per appropriazione indebita, 3 per ostacolo alle funzioni delle Autorità di vigilanza) dal momento che Bankit risulta nell’inchiesta quale parte offesa. Atti che, vale precisarlo, riguardano solo la PopSpoleto. Il ritorno degli uomini di Bankitalia a due anni esatti dall'ultima ispezione, a quanto è dato sapere, sta creando più di un nervosismo fra i vertici dell’istituto, a cominciare dalla stessa direzione generale, dal momento che gli ispettori avrebbero chiesto di visionare non solo le pratiche oggetto dell’inchiesta penale. Non è da escludersi che al vaglio ci sia anche la documentazione relativa alle materie all’ordine del giorno per la prossima assemblea del 11 agosto quando i soci Bps saranno chiamati a decidere sulla proposta di aumento del capitale per 30 milioni di euro e alla emissione di azioni convertibili, con eventuale opzione in capo all’emittente di rimborso anticipato e/o a scadenza mediante consegna di azioni e/o denaro per massimo 70 milioni di euro.

CONTROLLI DAL 2008 – Intanto a Spoleto è arrivato anche un sesto ispettore a rinforzare il nucleo che sta esaminando le carte Bps, mentre gli altri 2 colleghi di stanza in Scs avrebbero chiesto al presidente Antonini copia di tutti i verbali del board a partire dal 2008 (in pratica l’ultimo anno della presidenza Cardarelli, uno dei grandi accusatori della gestione antoniniana) e del Bilancio 2011 approvato due mesi fa dai soci.

Ultimo aggiornamento h 19.50 del 17 luglio – Aggiornamenti precedenti h 15.45 e 12.50
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