Con una nuova ordinanza firmata nel pomeriggio di venerdì e relativa alle conseguenze dell'incendio di Maratta, il sindaco Leonardo Latini ha ridotto l’area sulla quale applicare le prescrizioni già indicate nell’ordinanza di giovedì
Con una nuova ordinanza firmata nel pomeriggio di venerdì e relativa alle conseguenze dell’incendio di Maratta, il sindaco Leonardo Latini ha ridotto l’area sulla quale applicare le prescrizioni già indicate nell’ordinanza di giovedì. La nuova estensione dell’area soggetta all’ordinanza è ora di un chilometro di raggio dal punto dell’incendio, rispetto ai tre chilometri indicati in precedenza.
La decisione arriva a seguito della nota dell’Arpa acquisita al protocollo del Comune, con i primi esiti delle rilevazioni.
Incendio Maratta, la relazione dell’Arpa
“In relazione ai gas sviluppatisi in seguito all’incendio – si legge nella nota dell’Arpa – non si segnalano scostamenti dai valori medi orari per il Monossido di carbonio (CO) e per gli Ossidi di Azoto NOx (NO+NO2), mentre si registra un lievissimo incremento sulla media oraria dalle 17 alle 18 del giorno 12 agosto, proprio nella fascia oraria interessata dall’incendio, per quanto riguarda il valore del biossido di zolfo (SO2) che è passato da circa 4 microgrammi/mc a 10 microgrammi/mc, riscendendo poi già nella fascia oraria dalle 18 alle 19 ai valori orari ordinari, considerando comunque che la soglia oraria relativamente a questo contaminante è pari a 350 microgrammi/mc.
Per quanto riguarda il particolato il valore mediato sulle 24 ore, come per legge, del PM10 risulta pari a 35 microgrammi/mc, si evidenzia che il valore limite risulta essere pari a 50 microgrammi/mc con possibilità di 35 sforamenti rispetto a tale soglia nell’arco temporale di un anno.
Si rileva che nel giorno 11 agosto il valore del particolato era stato pari a 38 microgrammi/mc, il 10 agosto 35 microgrammi/mc e nei primissimi giorni di agosto si era rilevato il maggior valore del mese di agosto pari a 41 microgrammi/mc.
Altre analisi nei prossimi giorni
Su tale particolato verrà effettuata l’analisi delle concentrazioni dei singoli micro inquinanti, con particolare riferimento alle diossine, ai PCB ed ai metalli, ma tali valori richiedono dai 3 ai 4 giorni per essere rilevati, quindi, presumibilmente, si otterranno i risultati nella giornata di martedì 17 agosto, come auspicato per le vie brevi dal Dirigente del laboratorio Arpa.
Questa Agenzia sta effettuando lo studio di ricaduta degli inquinanti aereodispersi e dalle prime analisi, svolte sui dati disponibili, come da modello allegato, si propone di modificare l’Ordinanza suindicata riducendo l’area interessata dall’incendio per un raggio massimo di un chilometro. Dai successivi studi si potranno valutare eventuali ulteriori provvedimenti o modifiche di quelli già emessi”.
La nuova ordinanza
Con la nuova ordinanza, come già in quella precedente, il sindaco dispone quindi che nell’area nel raggio di un chilometro dal punto (come rappresentato nella planimetria allegata):
a. il consumo di prodotti alimentari coltivati è consentito solo dopo accurato lavaggio con acqua associato a strofinamento delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura;
b. il consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata è vietato da parte dei soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento;
c. è fatto divieto di raccolta e consumo di funghi epigei ed erbe spontanee;
d. è fatto divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile;
e. è fatto divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata.