E’ stata inaugurata stamattina (18 gennaio) a Gualdo Tadino, in via Gorizia 1, la Pink House, prima casa rifugio in Umbria per persone Lgbtqia+ vittime di violenze o discriminazioni.
Il progetto di Omphalos, finanziato anche con i fondi dell’8Xmille alla Chiesa Valdese e altri sponsor, ha previsto la ristrutturazione di due appartamenti (da 4 persone ciascuno) ricevuti in donazione da una privata cittadina.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto – ha commentato Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – purtroppo le case rifugio per persone Lgbt+ in Italia si contano sulle dita di una mano, mentre i dati che arrivano dal nostro centro antidiscriminazioni ci dicono che ce n’è tanto bisogno. Non sono pochi i casi di discriminazione all’interno delle proprie famiglie, che vengono cacciati di casa e non hanno un posto dove andare. L’attivazione questa casa rifugio ci permetterà di offrire una risposta completa a queste emergenze, che ad oggi è difficile se non impossibile garantire”.
“Non posso che esprimere grande soddisfazione – ha sottolineato il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – per l’arrivo concreto di una progettualità che si pone all’avanguardia nel campo della tutela dei diritti nell’intero territorio nazionale. La violenza va condannata sempre e comunque, così come i diritti civili vanno garantiti a tutte le persone”. Erano presenti al taglio del nastro anche la presidente dell’Assemblea Legislativa Sara Bistocchi, il vicepresidente della Regione Tommaso Bori e l’onorevole Emma Pavanelli.