“La Fondazione Umbria spettacolo non ha più una sua missione definita e peculiare da attuare all'interno del sistema regionale dello spettacolo”. Così, nella relazione del disegno di legge approvato oggi dalla Prima commissione di Palazzo Cesaroni, viene sintetizzato il motivo dell'abolizione della Fus.”Nonostante i tentativi da parte dei commissari straordinari incaricati in questi anni di elaborare delle proposte di riassetto – si legge nel documento – non risultano perseguibili altre direttrici di intervento, dato che nel corso degli anni è venuto meno l'interesse, principalmente degli enti pubblici (tra cui le Province che ne sono co-fondatrici), ad individuare la Fus come soggetto di riferimento per tutto lo spettacolo che non fosse la prosa. Dinamiche interne al settore hanno premiato l'attività di altri soggetti, prevalentemente privati, fatta esclusione forse per le attività relative al balletto ed al cinema di animazione. Ma per continuare a sostenere, come è necessario, queste due ultime non sembra necessario tenere in vita una struttura intera, il cui peso grava in gran parte sulle spalle della Regione (e del contributo annuo di questo ente, più del 65 per cento è impiegato per le spese del personale)”.Il disegno di legge prevede che il personale impiegato dalla Fus possa rientrare nelle procedure di stabilizzazione previste dalla legge regionale n. 38/2007 “Misure di razionalizzazione delle spese per il personale e interventi finalizzati al reclutamento”.
IN VIA DI ABOLIZIONE LA FONDAZIONE UMBRIA SPETTACOLO
Gio, 17/01/2008 - 11:02