In Umbria stop all’aborto farmacologico “a domicilio”. La Giunta regionale ha approvato oggi una delibera, proposta dall’assessore alla Sanità Luca Coletto, con cui viene definitivamente abrogata la delibera della Giunta Marini relativa al cosiddetto aborto farmacologico “a domicilio”.
Gli interventi di aborto dovranno essere effettuati in regime ospedaliero.
Esulta il senatore umbro e commissario della Lega Perugia, Simone Pillon: “Da oggi gli interventi dovranno essere effettuati, come previsto dalla legge, in regime di ricovero ospedaliero, evitando che la donna sia di fatto lasciata completamente sola anche davanti a eventuali rischi, come emorragie, infezioni o altre gravi complicanze”.
“Il tutto – aggiunge il senatore leghista – con buona pace della sinistra che, brava solo a parole a difendere i diritti delle donne, si è opposta fino alla fine, preferendo anteporre le ideologie alle reali esigenze della salute femminile”.
Pillon, convinto antiabortista e spesso salito alle cronache per accesi scontri con associazioni femministe, guarda però anche al di fuori dei confini umbri: “Resta sullo sfondo la speranza che, a livello nazionale, sia presto approvata una legge per garantire a tutte le donne con gravidanze difficili di poter scegliere la vita contando sul sostegno umano ed economico delle
istituzioni“.