In aula coi bermuda, l'ultima provocazione della politica | Bocciate tutte le mozioni | Portavoce, opposizione: "pagato 6,25 l'ora, e il salario minimo?" - Tuttoggi.info

In aula coi bermuda, l’ultima provocazione della politica | Bocciate tutte le mozioni | Portavoce, opposizione: “pagato 6,25 l’ora, e il salario minimo?”

Redazione

In aula coi bermuda, l’ultima provocazione della politica | Bocciate tutte le mozioni | Portavoce, opposizione: “pagato 6,25 l’ora, e il salario minimo?”

Mar, 30/07/2024 - 14:19

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In Aula coi bermuda: mancava solo questa da vedere ed è, puntualmente, arrivata. Da lunedì infatti anche un’aula (mini) parlamentare, nella fattispecie quella consigliare di Spoleto, ha assistito all’ingresso in scena di pantaloncini corti con tanto di polpacci villosi.

Sarà che da tempo ormai sono sempre più, tra proprietari di aziende private e vertici di uffici pubblici, a tollerare la qualunque (almeno Cetto il doppiopetto rigato con cravatta, magari rosa bordeaux, lo sfoggiava), da non far più specie neanche a clientela e pubblico. Ma torniamo a Spoleto.

In Aula coi bermuda, consiglieri indignati

Nessuno dei presenti, a detta dei più, si sarebbe accorto (difficile a credersi) della caduta di stile del consigliere.

Neanche l’ufficio di presidenza, dove siedono tre esponenti – il presidente Trippetti (Pd) e i vice Grifoni (Obiettivo comune) e Coltorti (Ora Spoleto) – che per il dress code sono a dir poco ineccepibili. Al punto di mantenere, gli uomini, giacca e cravatta; anche ieri l’altro, quando l’impianto di climatizzazione dell’aula non ha sentito ragioni di rinfrescare l’aria per la gioia di Caronte.

Guasto che nessuno poteva prevedere, neanche il consigliere del piddì Egisto Fede che, all’appuntamento mattutino in aula, si è presentato in bermuda, sneakers e maglietta blu istituzionale con tricolore su collo e maniche e pataccone pubblicitario sul petto sinistro (un po’ come il piumino multi marche-istituzioni di Salvini).

Nessuno ha proferito parola, almeno durante i lavori: al termine, invece, non sono stati pochi a criticare la tenuta del consigliere, dicendosi indignati per l’ennesima mancanza di rispetto alla più importante istituzione della città.

La conferma arriva dalla diretta streaming del municipio, dove il piddino si vede più volte alzarsi e riprendere posto in aula incurante del proprio abbigliamento.

Chissà che anche lui non voglia prendere la parola alla prossima seduta (fissata per la prima settimana di settembre), come fece l’ex consigliere in quota Lega, l’avvocato Stefano Proietti, quando denunciò di essere stufo di essere preso in giro per i suoi capelli.

Sul tema dei bermuda in aula ha annunciato una mozione il vicepresidente del consiglio comunale Sergio Grifoni al fine di approvare un regolamento ad hoc che preveda anche la presenza in aula di un agente della Polizia locale.

Bagni autopulenti, mozione bocciata

E’ questa l’unica nota (di colore) di una seduta scialba, in cui la maggioranza di centrosinistra ha praticamente bocciato tutte le mozioni presentate negli ultimi 2 anni motivando la decisione che l’amministrazione “sta lavorando, si sta ragionando, ci sono problemi di cassa, si farà”. Di concreto però non c’è molto.

Così non passa la mozione di Insieme per Spoleto (12 contrari, 5 favorevoli) di installare bagni pubblici autopulenti. Alle considerazioni della assessora Protasi (M5S) che c’è un problema oggettivo di risorse, replica Profili (Alleanza civica) ricordando come per il rifacimento del vecchio palazzetto da 390 posti non ci sono dubbi di contrarre un mutuo da 2 milioni” che andranno ad aggiungersi ai 5,5 del Pnrr (per un costo, euro più, euro meno, di 19.230 euro a poltroncina). Profili propone di guardare alla gestione dei servizi pubblici fatta da Trenitalia anche nelle stazioni medie come Perugia, Spoleto, Orvieto e di seguire quella strada.

Singolare, seppur in linea con il collega d’opposizione, la proposta del socialista Enzo Alleori che ipotizza di assegnare la pulizia dei locali all’Auser (resta da capire che ne pensano gli anziani volontari della benemerita associazione che già si prodigano in tante attività). Cretoni (FdI) ricorda che dopo 33 mesi di legislatura non si è visto ancora nulla di concreto.

Portavoce, no a relazione. “Altro che salario minimo”

E si arriva ad una delle spine del fianco della Giunta Sisti, ovvero all’incarico di portavoce durato appena un anno al costo di 12mila euro. Il capogruppo del Pd, Federico Cesaretti, si appella ai superlativi per chiedere alla minoranza di ritirarla: “è argomento superatissimo da diversi mesi, forse qualche anno, l’incarico non è stato rinnovato…”. Ma la preghiera si infrange sul commento della Dottarelli “era uno scrupolo che ci eravamo fatti, ma è dal 2022 che non ci avete fatto discutere questa mozione, abbiamo chiesto anche l’inversione all’ordine del giorno che avete puntualmente bocciato. E’ ancora attuale sapere il motivo delle procedure adottate e una rendicontazione dell’attività svolta”. Ci prova Bonanni (M5S) alzando il tiro sulla mancata partecipazione dell’opposizione “in almeno due sedute, una la ricordo benissimo perché era il compleanno di Morganti” e ancora lo stesso Cesaretti che ironizzerà sul passato sindacale di Profili e Piccioni. Se a Bonanni risponde lo stesso archivio del comune (la seduta è quella del 20 aprile 2023, 7 ore e quaranta minuti di durata, presenti fino alla fine 3 capigruppo dell’opposizione, con ultima mozione della Lega sullo Stabilimento Militare di Baiano di Spoleto bocciata dal centrosinistra), al responsabile del piddì replica dapprima Piccioni ricordando come il centrosinistra aveva ben due portavoce, “quello della Giunta di cui a questa mozione e quello nominato dal sindaco in Bonanni per la maggioranza”.

Dopo Catanossi, che da presidente della Commissione garanzia e controllo rammenta come il sindaco si era impegnato a rendicontare l’attività, è la volta di Profili: “il collega Cesaretti è sempre uno stimolo per me; è vero ho fatto il sindacalista e a questo punto le dico, a lei, al suo partito, alla Schlein che 12mila euro di compenso annuo diviso 12 mesi, diviso ancora per 20 giorni al mese e ancora per 8 ore al giorno, fa 6,25 euro l’ora. Altro che il vostro salario minimo a 9 euro l’ora”. Si va al voto e, come da copione, la mozione viene bocciata con 12 voti contrari e 7 favorevoli. Di rendicontare non se ne parlerà più. Almeno nel palazzo.

Decoro urbano e rifiuti, mozioni bocciate con gaffe

Si arriva alla discussione di tre mozioni presentate da Sergio Grifoni su decoro urbano, arredo floreale di viale Trento e Trieste e sul degrado della zona Peep a causa di rifiuti abbandonati e alberi infestanti. Piccioni ringrazia il collega di opposizione per la presentazione di queste mozioni che pongono al centro dell’attenzione alcuni dei problemi della città.

Non ci sta il socialista Alleori – peraltro fino a poche settimane fa feroce critico dell’amministrazione proprio sulla zona Peep (che si avvicini una chiamata in Giunta?) – che ricorda a Grifoni come la Giunta si stia muovendo: “vede Grifoni, non voglio spostare il baricentro della discussione sulla Vus ma stiamo programmando lo spazzamento della città…quello che desidero è che la motoscopa esca due volte al giorno, cosa che non succede per mancanza di personale. Poi c’è il problema che un solo trattore dell’Ase è troppo poco per lo sfalcio delle aree verdi, ce ne vorrebbero almeno due”.

L’arringa è partita e con questa, come succede spesso, anche qualche svarione di troppo: “Sulla zona Peep San Nicolo non si appeni Grifoni, la zona Peeppe è una delle più popolose, noi li chiamiamo i Parioli, va migliorata, certo, intanto adesso con l’amministrazione abbiamo riaperto l’associazione, che sarà il lucro della zona”. Chissà che volesse dire “fulcro”. Finisce con 11 voti contrari e 7 favorevoli. Come a dire che anche su questi problemi, non c’è problema. Meglio così.

Passa invece all’unanimità la mozione di Diego Catanossi (Spoleto 2030) sulla istituzione a Spoleto di almeno un corso ITS – le specializzazioni biennali post diploma che stanno registrando numeri record quanto ad occupazione -, su cui la maggioranza subisce il passo ben più veloce di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello. Tante le proposte presentate in aula e voto unanime, seppur tra qualche perplessità della Coltorti e Morganti (M5S) sui docenti precari dei corsi Its. Iniziativa su cui starebbe lavorando l’assessorato della Luigina Renzi. Anche se ormai se ne potrà riparlare per il bando 2025-2026.

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