Pubblicato il Rapporto Statistico “Indicatori dell’economia ternana” realizzato dall’Osservatorio provinciale istituito in Prefettura e al quale hanno partecipato Istat, ARPAL Umbria, Camera di Commercio dell’Umbria, I.N.P.S. e Ispettorato Territoriale del Lavoro Terni-Rieti, con il contributo informativo della Banca d’Italia.
La pubblicazione, che fotografa la situazione al 31 dicembre 2023, ha messo in relazione i dati statistici ufficiali forniti da diversi organismi ed amministrazioni del territorio e si propone di fornire agli enti pubblici ed agli operatori economici una documentata chiave di lettura dell’andamento dell’economia ternana.
Economia, Terni sempre più ‘povera’
Secondo i dati forniti dallo studio, la situazione generale della città di Terni è quello di una città sempre più povera. Male agricoltura, impresa, import, export e inflazione: critica anche la situazione demografica, dove l’indice di natalità è sempre più in crisi e la popolazione invecchia più della media regionale e nazionale. Le imprese iscritte al registro sono sempre di meno e chiudono sempre più attività commerciali. L’unico settore che registra un trend positivo è quello turistico, grazie soprattutto alla presenza di turisti stranieri in città. Il dato delle esportazioni è particolarmente significativo su tutti: -23% (2° semestre 2023/2°semestre 2022), indice di una produttività sempre più contratta.
L’impresa soffre
Nella provincia di Terni, il numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali è pari a 18.700 unità
nel terzo trimestre 2023 e 18.698 unità nel quarto trimestre. Rispetto al 2022, Il numero delle imprese
diminuisce rispettivamente di 167 unità nel primo periodo e 208 unità nel secondo (pari al -1,1 per cento
e al -0,9 per cento in ciascuno dei due periodi). Male tutti i settori: agricoltura, commercio e manifattura che, da soli, rappresentano la metà della produttività del Ternano. Bene, invece, i dati relativi alle imprese dei settori tecnico-scientifico, sport, immobiliari, artistici e di intrattenimento. In generale si registra una variazione negativa in tutti i comprensori dovuta soprattutto alla diminuzione del numero delle imprese attive nel settore dell’agricoltura. In particolare nell’’area Narni-Amelia tutti i settori registrano variazioni negative rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nell’area ternana si osserva il buon andamento del settore costruzioni rispettivamente +1,1 per cento e +2,0 per cento.
Lavoro a Terni, stabile disoccupazione
Secondo la rilevazione Istat sulle forze di lavoro, nel 2023 il numero di occupati residenti nella provincia
di Terni è pari a 83 mila unità e il numero di persone in cerca di occupazione ammonta a 6 mila unità,
entrambi i valori risultano stabili rispetto al 2022, cosi come quello degli inattivi pari a 46 mila unità. Tali andamenti comportano una stabilità complessiva della partecipazione al mercato del lavoro. Tra il 2022 e il 2023 diminuiscono gli occupati del settore delle costruzioni (-16,7 per cento), del commercio, alberghi e ristoranti (-10,5 per cento) e quelli dei servizi (-3,3 per cento). Crescono gli occupati nell’industria (+14,3 per cento) e nell’industria in senso stretto (+20,0 per cento).
Nel 2023 il tasso di occupazione della popolazione in età da lavoro (tra 15 e 64 anni) è pari al 61,0 per
cento, stabile rispetto al 2022; Il tasso di disoccupazione, calcolato per la classe 15 e 74 anni, è pari al
6,5 per cento, contro il 6,7 per cento del 2022. Per la componente femminile si riduce il tasso di
occupazione di 1,5 punti percentuali e aumenta il tasso di disoccupazione di 0,1 punti così come quello
di inattività di 1,7 punti.