“Il Torrione” di Città di Castello sarà al centro di un’interrogazione dei consiglieri comunali Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli. In particolare il documento tende a verificare se il locale risulti in regola con le autorizzazioni relative sia all’attività museale (legata a mostre e convegni culturali), sia alle vigenti leggi che regolano gli eventi di pubblico spettacolo; inoltre vuole sapere se tali autorizzazioni prevedono orari di chiusura o abbattimento del rumore dopo le 24, un tetto di accessi massimi e i meccanismi con cui vengono calcolati.
Tavernelli e Minciotti partendo dal fatto che “il Torrione da anni risulta riqualificato con grande qualità, restituendo alla città un contenitore molto adatto per attività culturali”, si chiedono se “il pubblico spettacolo, nell’autorizzazione rilasciata, non svolga un ruolo accessorio. Quando invece l’attività di spettacolo, musica e intrattenimento, risulta prevalente, con la preparazione di specifiche sale e allestimenti scenici, ingresso a pagamento e pubblico più ampio, tornano obbligatorie le autorizzazioni di pubblico spettacolo, da rilasciare secondo precise indicazioni attraverso la valutazione del piano e progetti sulla sicurezza, sistemi di soccorso elettrico in linea, video sorveglianza, presenza di personale sanitario e altro con adeguata preparazione e formazione”.
L’interrogazione nasce “dalla principale preoccupazione, oltre che per il rumore che potrebbe infastidire i residenti limitrofi al locale, per la sicurezza e incolumità delle persone“. La necessità di tutelare la quiete, oltre che la sicurezza pubblica, dai rumori e schiamazzi notturni, ha richiamato l’attenzione relativamente alla verifica del rispetto delle norme vigenti. E’ accaduto che il Torrione, infatti, protraendo l’attività nelle ore piccole della notte quasi fino al mattino, abbia arrecato disturbo oltre gli orari consenti per legge.
Da qui la richiesta di informazioni tra le quali se “è previsto un monitoraggio da parte del servizio di pubblica sicurezza, carabinieri e vigili urbani, anche attraverso sistemi di videosorveglianza e se non si ritenga opportuno procedere alle autorizzazioni per eventi speciali, previo utilizzo del parcheggio dell’area ex Sogema (zona centro commerciale, via della Robbia) a soli 200 metri di distanza, evitando l’utilizzo improprio dei parcheggi riservati ai residenti o addirittura determinare la congestione e blocco della normale circolazione, situazione di estrema pericolosità in caso di accesso a mezzi di soccorso”.