Cinquanta anni di attività lavorativa come eccellente artigiano termoidraulico, tra famiglia, impegno e passione per lo sport, il calcio in particolare, quello giovanile, che ha contribuito a far crescere nella sua “seconda città”. Domenico Marinelli, pugliese di nascita (Ruvo di Puglia, in provincia di Bari), è senza dubbio un tifernate d’adozione, da quando nel 1981, dopo aver lavorato come apprendista idraulico, successivamente operaio specializzato iscritto alla Camera di Commercio, per oltre 10 anni a Milano si è trasferito a Città di Castello ed ha avviato un’impresa come artigiano termoidraulico.
Alla fine dello scorso anno dopo oltre 50 anni di “onorata carriera” ha appeso la “chiave inglese” al chiodo e si è guadagnato la meritata pensione. “Nel corso della mia esperienza lavorativa ho assunto alle mie dipendenze circa quindici operai, eseguendo lavori per importanti imprese edili e vari Enti, tra cui il Comune di Città di Castello”, ha dichiarato Marinelli, con un pizzico di orgoglio ed emozione durante una toccante e partecipata festa in famiglia, che la moglie Liliana e i figli Roberto e Stefano, hanno organizzato nei minimi dettagli.
Nel corso della serata l’assessore allo Sport Massimo Massetti ha consegnato a Marinelli una targa a nome del sindaco Bacchetta e dell’amministrazione comunale per “il senso di appartenenza alla comunità locale, la dedizione e professionalità con cui ha portato avanti la sua attività lavorativa e non solo, anche per il suo impegno sul versante sportivo, in particolare il calcio giovanile che ha contribuito a far crescere essendo stato fra i fondatori della Tiferno 90”.