IL FESTIVAL SECONDO LIONELLO FABBRI: 1966-1992. DA DOMANI LA STRAORDINARIA MOSTRA (Guarda le foto-capolavoro) - Tuttoggi.info

IL FESTIVAL SECONDO LIONELLO FABBRI: 1966-1992. DA DOMANI LA STRAORDINARIA MOSTRA (Guarda le foto-capolavoro)

Redazione

IL FESTIVAL SECONDO LIONELLO FABBRI: 1966-1992. DA DOMANI LA STRAORDINARIA MOSTRA (Guarda le foto-capolavoro)

Ven, 27/06/2008 - 15:58

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di Mariaflora Monini (*)

Le immagini che compongono la mostra appartengono alla famiglia Monini, mentre quelle del libro provengono dal Fondo Lionello Fabbri, la raccolta di negativi e provini di stampa che il fotografo ha catalogato negli anni del suo lavoro, proprietà della Fondazione Festival dei Due Mondi, Spoleto Credito e Servizi e Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Una cospicua parte di queste belle foto riguarda Spoleto ed il suo Festival, negli anni che vanno dal 1966 al 1992.

Lionello non era mai stato il fotografo ufficiale del Festival, né ha mai desiderato esserlo. Usava una piccola Laika, un obiettivo normale, povero, se vogliamo, rispetto a quelle ingombranti attrezzature che pendevano dal collo dei suoi colleghi, faceva largo uso del grandangolo e ignorava il flash. Era veloce nello scatto, si lasciava guidare dal cuore più che dalla tecnica e rifuggiva da quella maniacale precisione che partorisce dei bellissimi quadri senz’anima.

La sua presenza non si limitava ai soli teatri perché per lui, nel vero spirito del Festival, tutta la città era teatro. La percorreva in lungo e in largo alla ricerca di un angolo nascosto, di un volto sbarazzino di donna, di un personaggio noto o di uno sconosciuto artigiano chino sul suo lavoro. Le immagini non seguono un ordine cronologico, ma nell’insieme rappresentano un microcosmo che fu unico nel suo genere e dove trovarono spazio e accoglienza tutte le arti e tutte le culture.

Sembra incredibile, guardandole, che un evento, nato per il sogno visionario di due artisti – Menotti e Schippers, – sia diventato in pochi anni un luogo di attrazione, un appuntamento immancabile per personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’arte, della politica, della mondanità, che qui giungevano a frotte da ogni parte del mondo, affascinate dall’atmosfera distensiva e apparentemente sonnacchiosa di questa piccola città della provincia italiana, sotto la cui superficie si agitavano in realtà mille fermenti creativi.

Ci troviamo, dunque, a rivivere, attraverso l’occhio attento di Lionello, alcuni degli avvenimenti più memorabili di quegli anni e a riscoprire alcuni dei protagonisti di questo moderno ‘rinascimento’ che ha avuto anch’esso i suoi principi, i suoi mecenati, i suoi innovatori e le sue ‘botteghe’ di abilissimi artigiani. Una galleria di espressioni, atteggiamenti, situazioni che attraverso una serie di istantanee ci lascia il ricordo di un uomo infaticabile che il Festival non solo lo ha creato ma gli ha dedicato cinquant’anni della propria vita con un entusiasmo e una dedizione che non sono venuti mai meno, neppure negli ultimi difficili anni, quando il fisico non obbediva più ma rimaneva solo la ferrea, caparbia volontà di andare avanti.

Dietro ogni personaggio ed ogni evento si celano storie, si risvegliano emozioni, si riscoprono particolari ormai dimenticati. Spoleto era il palcoscenico sul quale approdavano le novità di tutto il mondo. Questa mostra e questo libro nascono dal desiderio di non disperdere un patrimonio di emozioni così grande. È un pezzo di storia rappresentativo della città e della sua vita che appartiene a tutti.

La mostra rimarrà aperta dal 28 giugno al 13 luglio dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00.E’ disponibile il Servizio Navetta nei giorni 28 e 29 giugno, 4,5,6,11.12 e 13 luglio da Piazza della Libertà mattina ore 11,00 con rientro ore 13,30 e pomeriggio ore 17,00 con rientro ore 19,30. E’ prevista la visita al Frantoio con degustazione.

(*) Responsabile Comunicazione e Immagine Monini S.p.A.


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