Con uno o più occhi, con ghigni malefici o espressioni più “serene”, coloratissimo o pieno delle caratteristiche punte a forma di corona, da cui questo virus prende il nome.
Così i bambini delle classi quarte della scuola elementare Giuseppe Di Vittorio di Umbertide, vedono il Covid-19. Attraverso disegni e originali sculture di cartapesta, plastica e altri materiali reperibili in casa come, pasta, cannucce e stuzzicadenti, il coronavirus appare un “mostro” quasi sempre minaccioso, di cui aver paura e rispetto ma che si può comunque combattere e sconfiggere restando a casa e rispettando le regole.
Tra i 60 piccoli artisti della scuola, che hanno inviato i loro lavori dalle rispettive case alle insegnanti, c’è anche chi aggiunge divertenti diciture o battute come: “Io sono un virus, non ho un amico e allora vado dentro i corpi, per vedere altri virus come me“, oppure “Maledetto virus torna da dove sei venuto. Noi ti salutiamo con un saluto“. Una bimba, infine, sentenzia: “Sono molto arrabbiata perché non posso vedere amici, nonni e maestre per colpa tua!“