Bandecchi travolge la politica e rovescia i pronostici. "Terni laboratorio politico: ora Perugia e poi puntiamo al Governo"
Stefano Bandecchi è il nuovo sindaco di Terni e ha travolto come un ciclone l’orgoglio di Fratelli d’Italia e del Partito Democratico, che non hanno saputo ben valutare la carica di novità portata dal patron della Ternana. L’errore è stato quello di aver considerato Bandecchi un uomo fuori dalla politica, ma il numero uno di Unicusano ha iniziato a fare politica molti anni fa e ha iniziato a fare ‘campagna elettorale’ da tempo, ma nessuno se ne era accorto.
Lo stesso neosindaco, durante i festeggiamenti di ieri 29 maggio, è stato chiaro “Chi parla di noi come lista civica o come antipolitica non ha capito che noi siamo il centro e abbiamo dimostrato che si può star bene senza destra e senza sinistra”.
I muscoli di FdI e la colpa alla sinistra
La bagarre andata avanti per settimane nel centrodestra non ha certo aiutato la coalizione a raccogliere quanto sperato. In molti avrebbero preferito un Latini-bis, ma FdI ha imposto un proprio uomo, Orlando Masselli, forse non proprio l’uomo giusto al momento giusto. Se a livello nazionale FdI ha fatto il pieno, a Terni la personalità di Bandecchi ha fatto la differenza. Il commento alla sconfitta di Masselli non è stato molto ‘sportivo’: “Abbiamo perso perché Bandecchi ha preso più voti di me” – ha dichiarato a TO Masselli, rinunciando a un’analisi più profonda sui motivi della sconfitta al ballottaggio. “La sinistra – ha aggiunto – prima si divide al primo turno, non riesce ad andare al ballottaggio e, al ballottaggio, vota per chi l’aveva superata al primo turno: è una cosa abbastanza insolita”. Qualche responsabilità del centrodestra ci dovrà pur essere, forse.
L’orgoglio e l’arroganza del Pd e lo schiaffo al M5S
Il Partito Democratico, per ammissione del candidato sindaco Kenny, aveva ammesso di aver sottovalutato Bandecchi, subito dopo l’esito del primo turno e l’esclusione dal ballottaggio. Per settimane c’era stato il tentativo di cucire un’alleanza col M5S, ma il Pd, sotto ‘l’effetto Schlein’ si era illuso di aver trovato nuova linfa per poter fare a meno dei pentastellati, con la faida interna tra il regionale, guidato da Tommaso Bori e disposto a una larga intesa, e il provinciale, guidato da Pierluigi Spinelli, che invece non ha voluto sentir parlare di alleanze. Poi la rottura definitiva: nel giorno in cui si era organizzato l’ultimo vertice per cercare un’intesa col M5S, il Pd, per la sera stessa, aveva convocato l’assemblea per votare la candidatura di Kenny: schiaffo decisivo e rottura di ogni possibile trattativa.
La nuova giunta Bandecchi
Stefano Bandecchi ha già annunciato che la nuova giunta sarà di “Terni e provincia”, quindi nessun uomo ‘esterno’. “La giunta è pronta quasi al 50%” – ha detto Bandecchi, ma ancora è presto per i nomi, se non per quello di Riccardo Corridore, già investito della carica di vicesindaco. L’assessorato allo sport potrebbe avere già due nomi possibili: voci di corridoio parlano di Riccardo Giubilei, presidente Fitri, e Moreno Rosati, vicepresidente del Coni Umbria, entrambi ex esponenti del Pd, potrebbero essere gli uomini per la delega allo Sport. Staremo a vedere nei prossimi giorni. Per la Scuola potrebbe esserci il già eletto consigliere Massimiliano Marchetti, ma, anche in questo caso, non c’è alcuna certezza.
Terni laboratorio politico per arrivare al Governo
Bandecchi è stato chiaro: “Terni sarà un laboratorio politico, ed era la città perfetta per l’affermazione di un partito come Alternativa Popolare. Tra un anno ci saranno le Regionali e ci stiamo già preparando per andare alla conquista della Regione. Da lì, poi, cercheremo anche di puntare al Governo nazionale”.