Non è bastato al Campione d'Italia dei pesi piuma, David Chianella, disputare un grande match mettendo sul quadrato del ring allestito al Pala De Andrè di Ravenna tutta la passione, tutta la sua capacità tecnica e tattica e tutta la sua voglia di conquistare un alloro continentale per tenere testa ad un pugile come Domenico Urbano che fa dell'aggressività e della potenza le sue armi migliori.
Come si preannunciava il combattimento è stato altamente spettacolare con i due contendenti capaci di metter in essere azioni continue e fatte di difese a attacchi.
Il pugile della Boxe Spoleto, come poi hanno avuto modo di affermare illustri tecnici presenti e anche il famoso Nino Benvenuti, non ha affatto sfigurato al confronto con un avversario più esperto a livello internazionale e più forte fisicamente.
Lo stesso Urbano ha dichiarato, nel commento televisivo del dopo match, che in nessuna delle sue precedenti difese del Titolo dell'Unione Europea, ha dovuto subire colpi così precisi e determinati come quelli incassati nel combattimento con Chianella.
Come dicevamo sopra, allo spoletino non è bastata una preparazione perfetta, una volontà ferrea e tutta la sua tecnica. Infatti, come si è notato, alla lunga la differenza l'ha fatta il quoziente della fisicità unita ad una maggiore esperienza a livello continentale.
Il Campione Italiano ha dimostrato però tutta la sua bravura e la sua determinazione al cospetto di un avversario solido, lo ha messo in difficoltà in più di una occasione dimostrando ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, tutto il suo ardore agonistico e anche di possedere una tecnica pugilistica sopraffina. L'interruzione del combattimento a pochi secondi dalla fine della quinta ripresa, effettuata senza nessun conteggio da parte dell'arbitro francese Legland, ha trovato la condivisione del Maestro Gianni Burli, il quale ha dichiarato di essere totalmente soddisfatto del comportamento del suo pugile. Infatti, se da un punto di vista tattico il combattimento ha avuto subito una inversione rispetto alle previsioni del team spoletino, questo è stato dovuto solo alla pressione esercitata sul combattimento dal campione in carica, che non ha permesso al Chianella di mettere in atto la tattica in precedenza studiata.
Lo sport è onestà, o almeno così sempre dovrebbe essere.
E allora è proprio in circostanze come queste che si deve dare rispetto, oltre allo sconfitto, anche a chi è stato superiore, a chi ha vinto nel rispetto delle regole.
Il nostro Campione d'Italia, all'amarezza della sconfitta, unisce anche la consapevolezza di averla subita ad opera di un pugile di grande valore che annoverava al suo attivo solo una sconfitta, patita peraltro contro l'attuale Campione Europeo in carica , il ravennate Alberto Servirei che a fatica ha mantenuto in titolo proprio nella stessa serata pugilistica.