III° CONVEGNO RUR A FOLIGNO: RICOSTRUZIONE POST SISMICA IL TEMA IN DISCUSSIONE - Tuttoggi.info

III° CONVEGNO RUR A FOLIGNO: RICOSTRUZIONE POST SISMICA IL TEMA IN DISCUSSIONE

Redazione

III° CONVEGNO RUR A FOLIGNO: RICOSTRUZIONE POST SISMICA IL TEMA IN DISCUSSIONE

Dom, 31/01/2010 - 11:59

Condividi su:


Chiuso il convegno di venerdì scorso a Spoleto, in cui è emerso un quadro che in tema di governo del territorio vede l'Umbria all'avanguardia nel panorama nazionale (riguardo, ad esempio, alla rivitalizzazione dei Centri Storici attraverso i quadri strategici di valorizzazione elaborati dalla Legge 12 del 2008), ieri la RUR si è occupata a Foligno del tema:”Dai Programmi Integrati di Recupero alle “New Town”. Ricostruzioni dopo eventi sismici. Esperienze a confronto”. Si sono analizzate le problematiche poste dalla ricostruzione post sismica in Umbria e a L'Aquila, e anche qui è emerso un quadro molto incoraggiante per quanto riguarda l'esperienza della nostra regione. Ad aprire i lavori il Sindaco di Foligno Nando Mismetti, che dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, ha condiviso con la platea le linee guida che hanno caratterizzato la ricostruzione a Foligno all'indomani del sisma che ha colpito l'Umbria e le Marche nel 1997, rivendicando con orgoglio gli ottimi risultati raggiunti tramite la trasparenza e favorendo il protagonismo degli enti locali in vista dello sviluppo territoriale e del ripristino secondo i principi del “dov'era com'era”. Luciano Piermarini (sempre del Comune di Foligno, patrocinatore dell'evento e rappresentato anche dall'assessore Joseph Flagiello e da Alfiero Moretti), è andato ulteriormente nello specifico degli interventi attuati, auspicando così di “trasferire agli abruzzesi la nostra esperienza affinchè non commettano i nostri stessi errori e raggiungano risultati altrettanto positivi”.

Era infatti presente la Provincia de L'Aquila con l'Assessore alla Viabilità Pio Alleva e con Sabrina Cataldi, che ha illustrato ai partecipanti le specificità e l'eccezionalità del terremoto della sua città: “Quello che si è verificato è stato l'annientamento del tessuto economico, sociale e culturale di un capoluogo regionale. Con un' ordinanza tutto il centro storico (non solo de L'Aquila ma anche di una cinquantina di frazioni vicine), è stato subito dichiarato inagibile e area interdetta, con tutte le conseguenze che si possono ben immaginare”. Come circostanzia anche Mauro Dolce, del Dipartimento Protezione Civile (impegnato in prima linea nelle operazioni di coordinamento dei soccorsi e del ripristino): “Tutti i centri politici e logistici, nonchè servizi essenziali quali l'ospedale, erano collassati o non erano in condizione di essere operativi: questa situazione aveva messo gli enti locali in situazione di semi paralisi. Eppure la città era stata classificata zona sismica già nel 1915, e quindi gli edifici, teoricamente, erano anti sismici”; Dolce ha quindi difeso con forza l'operato della Protezione Civile nella gestione dell'emergenza, evidenziando come, in tema di New Town, era logico dover trasferire la popolazione altrove “ma le nuove strutture appena ultimate sono delle sistemazioni provvisorie in attesa di poter tornare alla propria abitazione una volta ricostruita. A quel punto, essendo assolutamente funzionali e a norma, tali edifici potranno essere destinate ad altri usi (quali case dello studente o alberghi), e in ogni modo la Ricostruzione è naturalmente materia del Commissario Delegato, e quindi della Regione e non della Protezione Civile, il cui ruolo si è ora concluso al termine dell'emergenza”.

Ma torniamo in Umbria, per il Dirigente della Regione Umbria Luciano Tortoioli “E' un po' che l'INU ha messo al centro delle proprie riflessioni anche i problemi derivanti da eventi straordinari, come è il caso di un terremoto. Certo non tutto è prevedibile, ma occorre equipaggiarsi per affrontare l'inaspettato, che a volte può rivelarsi impensabile”. Tortoioli è passato quindi illustrare la dinamica della “ricostruzione integrata” dei centri storici in Umbria dopo il sisma del '97: “All'indomani della corretta gestione di questo evento la nostra immagine nazionale si è imposta come regione di “piccoli borghi storici ricostruiti”: protagonista di questo successo è stato un modello di “Governance Decentrata”, caratterizzato dal protagonismo dei cittadini nella ricostruzione delle proprie abitazioni e da un Osservatorio sulla ricostruzione nell'ambito di ben 188 “Programmi Integrati di Recupero” (P.I.R. conservativi o attuativi, con solo due casi di rilocalizzazione)”. Il Dirigente regionale conclude quindi “Arrivati a questo punto la certificazione della vulnerabilità urbanistica sarebbe un grande passo avanti: certificare le condizioni di sicurezza del patrimonio dovrebbe essere un dovere istituzionale”.

E' stata poi la volta di Pierluigi Properzi – Vice Presidente INU (originario tra l'altro de L'Aquila): “Nel capoluogo abruzzese avevamo un piano regolatore buono, ma di seconda generazione, in quanto risalente al 1975, e che per questo aveva creato problemi di gestione e un consumo di suolo inutile (con veri e propri buchi nel tessuto urbanistico di cui pagheremo le conseguenze, ottimisticamente, per almeno altri 15 anni). Il terremoto si è quindi innestato su un modello difettoso, ed essendo il sisma un acceleratore dei processi economici e sociali, era logico che certi problemi e certe contraddizioni esplodessero nel momento della progettazione della ricostruzione”. Insomma nel capoluogo abruzzese starebbe mancando, in definitiva, una metodica efficace quanto i P.I.R. in Umbria, che hanno funzionato perchè hanno messo in piedi un modello trasparente di concertazione della ricostruzione, producendo una normativa certa che ha alleggerito il lavoro dell'amministrazione comunale dando dei parametri oggettivi a tutti i soggetti (pubblici e privati) coinvolti attivamente nelle opere di ricostruzione”.

Fra i numerosi relatori di ieri, ricordiamo Vincenzo Riommi (Assessore Regione Umbria), Sandro Vitali (Sindaco di Spello), Alfio Todini (Sindaco di Marsciano), Paolo Vinti (Presidente Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Perugia), Massimo Mariani (Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia) e Gianluca Spoletini dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia.

Il prossimo appuntamento della RUR è a Terni la settimana prossima per il quarto e ultimo convegno della Rassegna: “Il sistema delle infrastrutture in Umbria nel contesto nazionale ed europeo” che si svolgerà venerdì 5 febbraio alle ore 9:00 presso la Sala del Consiglio della Provincia (Palazzo Bazzani, Terni).


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_foligno

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!