Il Psi di Foligno attraverso il segretario Roberto Ciancaleoni ed il capogruppo Emiliano Belmonte, lancia il nuovo progetto dei “Riformisti per Foligno” con sei punti programmatici per la città, da sottoporre alla nuova coalizione del centro sinistra . “Dentro o fuori è questioni di programma non di poltrone e primarie” scrivono i due esponenti socialisti, rispondento agli alleati di Sel.
Progetto riformista – Secondo la nota stampa, si sarebbe già riscontrata una 'bella risposta dal mondo moderato e liberale, con l'adesione di molti movimenti di area, quali L'Italia dei diritti ed i Cristiano riformisti mentre sono in corso trattative con altre forze riformiste. Il progetto folignate ha il pieno appoggio – fanno sapere – del Psi regionale, da Aldo Potenza a Silvano Rometti, al capogruppo in regione Massimo Buconi, che si dicono soddisfatti del processo coraggioso intrapreso dai giovani amministratori folignati.
La Mancini si candida – Ciancaleoni confermato segretario del movimento, sarà affiancato dal vicesegretario Samanta Sebastiani e dal nuovo coordinatore Marco Gobbini. La segreteria, insieme al direttivo regionale, ha scelto Emiliano Belmonte come capolista per le amministrative di maggio, con il consenso e la presenza in lista dell'assessore allo Sport Stefania Mancini. Eletta nel direttivo provinciale, Elena Rossetti Brunozzi candidata anche lei per le amministrative di primavera.
Puntare sul turismo – I riformisti per entrare in maggioranza – scrivono – chiedono un piano strategico per la città credibile e a lungo termine ed anticipano alcuni punti programmatici. Piano di marketing turistico: case popolare ai folignati, riqualificazione dei palazzi storici da destinare ad uso museale gratuito o da affittarle per uso residenziale privato, ente associativo che raggruppi rappresentati delle associazioni culturali e sportive, delle federazioni e delle istituzioni operanti nel mondo della cultura e del turismo per la programmazione di dodici grandi eventi l'anno.
Stop al cemento – Telecamere e tolleranza zero verso atti di vandalismo. Politiche sociali attive e non passive, con la banca dei servizi e delle ore e abbattimento di tutte le barriere architettoniche tutt'ora presenti. Più strisce bianche per per i parcheggi, convenzioni con i parcheggiatori privati per regalare la prima ora nei week end, incentivo a fare impresa per i giovani in centro storico, non far pagare la tassa sulla pubblicità e sull'occupazione del suolo pubblico ad associazioni e commercianti; creare l'associazione delle frazioni con un rappresentante per ogni frazione, da far interagire con il consiglio comunale. Rotatoria al ponte San Magno, stop alla cementificazione e riqualificazione dell'esistente.
Fuori dai Cda – Partecipazione e trasparenza: web cam in Consiglio comunale e applicazione per smartphone per seguire l'andamento di ogni lavoro approvato dalla giunta e ricevere informazioni sullo stato delle opere, dei bilanci e dei bandi pubblici. Fuori la politica da ogni Cda delle partecipate pubbliche, a cominciare dai vecchi socialisti, dobbiamo dare il buon esempio.
Frecciata alla Coop – “Siete una cooperativa sociale, se volete costruire centri commerciali – scrivono – quantomeno l'obbligo morale di vendere prodotti locali e non comperati all'estero o all'ingrosso per risparmiare.”