Sulla scia della divertente intervista al Signor Palatenda, arriva in redazione una surreale conversazione i cui protagonisti sono: il Palarota, e il Palatenda. Il primo a quanto è dato sapere, sembra piuttosto irritato dall'attenzione sulla questione Palatenda, sentendosi deturpato di un ruolo che da anni gli appartiene. Insomma, ulteriori anticipazioni sarebbero inutili, per cui ecco servita la conversazione:
“Caro Palatenda, ho letto alcune cose su di te, ma tu lo sai perché sei nato – nato si fa per dire – per sopperire alla carenza di spazi sportivi per gli allenamenti di tutte le squadre della città in seguito alla scomparsa degli spazi adibiti ad uso sportivo presso la Piazza XX Settembre, le tre famose palestrine. Niente di più. Dovevi avere un divisorio che delimitasse due campi gara per poter far svolgere gli allenamenti e già che c'eravamo un po' di posti per il pubblico. Tutto qua, invece, cosa ti sei messo in testa?
Caro Palarota, certo che so tutto questo, ma poi strada facendo le cose sono cambiate: tu non riesci più a svolgere i tuoi compiti, la Maran è andata in A2 e poi in A1 ed è stata costretta ad emigrare a Foligno e Terni, anche La Fenice è dovuta andare a Foligno per la Finale scudetto della Serie A di ginnastica e sai dove giocherà a novembre la serie A2 che si è conquistata a Foligno?
Dove?
Ma dai che lo sai, proprio a Foligno. Nel frattempo caro Palarota, le cose sono cambiate.
Ma dai, saranno state le solite burle pre-elettorali.
No, no PALAROTA, a me avevano promesso, ma che dico assicurato, di portarmi a 1200/1500 posti, con un'altezza di 12 metri, ampliamento delle uscite di sicurezza, fatto le buche per la ginnastica artistica, così calcio a 5, pallavolo e ginnastica, potevano giocare tranquillamente, fare allenamenti e Campionati. La Maran era pronta a giocarci il Campionato 2009/2010, la Fenice ad organizzarci gli Italiani ad aprile, non sapevamo ancora nulla della Marconi, della Volley Spoleto e ti ricordi quell'appassionante derby di basket?
Ma dai, ma se non c'è nemmeno il parcheggio.
E va be, un po' di strada non fa male a nessuno, ne ho di colleghi messi peggio, pochi a dir la verità.
E io?
Tu Palarota avresti nel frattempo cambiato completamente la tua faccia e saresti arrivato a 2500/3000 posti, avresti raddoppiato gli spogliatoi, magari avresti avuto un bar, un magazzino, una sala per riunioni, un'altra palestrina, avresti potuto ospitare non so qualche concerto per i giovani. Insieme a me, al campo di atletica e alla piscina avremmo fatto la cittadella dello sport.
Bello però, ma poi come andrà.
E chi lo sa? Da me si è fermato tutto e so' che da te non tira aria migliore se qualcuno non interviene sarai ridimensionato! Te l'ho detto non hai le carte in regola, ma chi ci si piglia così come siamo messi!
Mannaggia Palatenda ma com'è che i nostri cugini a Foligno, Terni, Perugia se la passano meglio? Come mai se varchiamo i confini della nostra regione troviamo talmente tanti colleghi più grossi di noi sempre pieni di gente?
Eh, l'economia, le capacità e il coraggio politico, sai sono molti i fattori….
Certo Palatenda che anche a Spoleto i nostri parenti poveri non se la passano meglio: il Palavecchio, la Pianciani, l'ITIS….
Eh, caro Palarota, con qualche contributo in meno dato a pioggia, qualche investimento mirato in più, forse si potrebbe intervenire un po' per volta anche su questi nostri parenti, invece di dare contributi a tutti…
Ah! Ho capito… ma questi contributi non potrebbero essere divisi un po' ai grandi eventi e un po' ai nostri cugini?
Mah, se potessimo dire la nostra!
Certo che se non avessimo tutti questi supermercati, forse un cavallo bianco che investisse in cambio di… arriverebbe, ma ormai…
A proposito, ma a Spoleto lo hanno capito quanto siamo importanti., lo hanno capito che lo sport aiuta la sanità e la salute attraverso la prevenzione, la socializzazione tenendo alla larga i cattivi pensieri e le cattive compagnie, l'educazione grazie agli operatori sportivi, il turismo grazie agli eventi.
Mah! Tutti dicono di si, ma forse chissà se è vero, forse alla fine quello che conta è solo parlare, parlare, parlare, pensa tu che per fare l'omino nuovo, quello che dicevi tu, c'è voluto un mese.
.. Assessore si chiama…… beh speriamo che sia almeno uno che crede ai valori dello sport… a tutti…..
Bè, buon lavoro Assessore, chiunque tu sia… e ascoltaci…”
Ufficio Stampa de La Fenice
Articolo correlato:
LA SINGOLARE INTERVISTA DELL'UFFICIO STAMPA DELLA MARAN AL SIGNOR… PALATENDA