Il Garante della Privacy ha sospeso la diffusione dei dati in Internet relativi alle dichiarazioni dei redditi degli italiani. La decisione è arrivata dopo una giornata frenetica con botta e risposta fra il Garante e il vice ministro Visco, e le stesse associazioni dei consumatori divise fra i contrari all'iniziativa e i favorevoli. «La predisposizione degli elenchi nominativi dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi – dice unanota dell'Agenzia – è prevista dall'articolo 69 del Dpr numero 600 del 1973. Tali elenchi, in passato realizzati in forma cartacea, erano a disposizione per la consultazione sia negli uffici dell'Agenzia che nei Comuni. La decisione di utilizzare il mezzo telematico nasce dalla norma introdotta con il codice dell'amministrazione digitale varato nel 2005 che dispone di assicurare la fruibilità dell'informazione in modalità digitale utilizzando con le modalità più appropriate le tecnologie dell'informazione e della comunicazione». Ma per l'Autotithy c'è bisogno di approfondire la questione e pertanto ha disposto la sospensione della pubblicazione. (Aggiornato alle 23.52)
Mezza penisola sta tentando da stamattina di collegarsi al sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate che ha pubblicato, per la prima volta, la dichiarazione dei redditi degli italiani relativa al 2005. Ed è stato subito il caos. Tutti a cercare quanto guadagna il sindaco di turno, l’imprenditore, il vicino di casa. E il sito istituzionale è andato praticamente in tilt. Tutti a scaruffare nel….730 altrui. Rintracciare la persona di cui vogliamo conoscere il reddito è facile. Basta collegarsi, per chi sarà fortunato, sul sito www.agenziaentrate.gov.it, quindi, una volta entrati nella home page, cliccare il link “Uffici”, di seguito “elenchi nominativi dei contribuenti” ed infine “consultazioni elenchi dichiarazioni”. Cliccare dunque la regione, provincia e comune della persona che si sta cercando e, dopo aver inserito un codice, il gioco sarà fatto: sul monitor appariranno l’ammontare del reddito imponibile, quello del reddito d’impresa e l’imposta netta.
Facile così scoprire situazioni a dir poco curiose. Ad esempio nel 2005 la celebre Sabrina Ferilli dichiarava 423mila euro, mentre la comica Luciana Littizzetto 1,8 milioni di euro. Beppe Grillo, dal'alto dei suoi 4,2 milioni di euro, ha 'ridicolizzato' un industriale della portata di Luciano Benetton che ha dichiarato un imponibile di 1,6 milioni. Meno della metà di quanto esposto da Roberto benigni (3,5 milioni di euro).
E a Spoleto quanto dichiarano i “potenti”? Difficile dirlo, in attesa che il sito della Agenzia delle Entrate vada decongestinandosi. Sarà comunque interessante conoscere l'imponibile dei personaggi più in vista, certi che, come avviene per i personaggi nazional-popolari, non mancheranno fior di sorprese. (Pubblicato alle 15.15)
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