Aggiornamento alle 10:30 del 24 gennaio – Sale ancora il numero delle vittime accertate all’hotel Rigopiano: da ieri sera sono stati rinvenuti altri corpi privi di vita ed il bilancio sale a 14 morti. L’identità delle ultime persone ritrovate, però, non è stata ancora accertata. Dopo quasi una settimana dalla slavina che mercoledì scorso ha travolto l’albergo si continua a scavare senza sosta, cercando i dispersi anche con l’ausilio di strumentazione sperimentale, come quella in uso ai vigili del fuoco.
Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi all’hotel Rigopiano, tra i quali c’è anche Alessandro Riccetti, il giovane di Terni che proprio oggi compie 33 anni. La madre Antonella su Facebook, ai tanti che le hanno voluto mostrare la loro vicinanza in questo momento terribile di attesa, ha scritto: “La preghiera è l’unica cosa da fare“.
Intanto questo pomeriggio è stato trovato un altro corpo senza vita: è quello di una donna, non ancora identificata. Il bilancio delle vittime della terribile slavina che ha distrutto l’albergo sale quindi a 7, dopo che ieri pomeriggio era stato recuperato il corpo di un uomo, di cui non è stata resa ancora nota l’identità. Undici, invece, le persone sopravvissute (2 quelle che si trovavano fuori dall’albergo al momento della slavina, 9 quelle estratte vive dalle macerie e dai cumuli di neve, tra cui 4 bambini). Al momento, quindi, sono 22 le persone che risultano ancora disperse. Mentre stamattina i soccorritori hanno trovato 3 cuccioli di cane vivi, il che alimenta la speranza.
Tra le decine e decine di soccorritori che da giorni ormai stanno scavando senza sosta ci sono anche gli uomini del Soccorso alpino dell’Umbria. Il Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico spiega che negli ultimi giorni il campo di operazione dell’hotel è stato sottoposto a una nuova tipologia di intervento nel tentativo di individuare nuovi locali rimasti intatti.
Ieri i soccorritori sono risaliti al punto in cui si trovano le cucine, gli interrati in muratura della struttura più vecchia dove ancora potrebbero esserci locali integri. Assieme ai colleghi provenienti da tutta Italia e agli altri enti preposti, i soccorritori hanno individuato il perimetro, scavando senza sosta, e tentato diversi punti di accesso, ostacolati da possibili cedimenti come dalla presenza di fughe di gas. Oggi le squadre hanno insistito nella stessa porzione per poi tentare di penetrare all’interno delle stanze.
(Video di Matteo Berlenga)