GUERRA IN LIBIA E SITUAZIONE PROFUGHI NELL'ANALISI DEL CIRCOLO COMPRENSORIALE DI SEL - Tuttoggi.info

GUERRA IN LIBIA E SITUAZIONE PROFUGHI NELL'ANALISI DEL CIRCOLO COMPRENSORIALE DI SEL

Redazione

GUERRA IN LIBIA E SITUAZIONE PROFUGHI NELL'ANALISI DEL CIRCOLO COMPRENSORIALE DI SEL

Dom, 27/03/2011 - 19:02

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di Sel-Circolo Spoleto-Campello sul Clitunno-Castel Ritaldi-Montefalco

Il Circolo territoriale di Sinistra Ecologia e Libertà di Spoleto, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi e Montefalco esprime, in linea con la presa di posizione della segreteria nazionale di SEL, la propria contrarietà all'intervento militare che da giorni sta martoriando il popolo libico, mettendo in primo piano l'interesse economico piuttosto che la salvaguardia dell'esistenza umana.
La guerra contro la Libia è la soluzione più inadeguata e deleteria rispetto alla domanda di democrazia che proviene, ormai da diversi mesi, dalle popolazioni del Mediterraneo.
La guerra è il mezzo più inopportuno in un'epoca in cui i rappresentati politici dovrebbero essere in grado di difendere l'inviolabilità dei diritti umani senza l'uso delle armi.
La risoluzione intrapresa, con l'avvio dei bombardamenti, da parte della cosiddetta coalizione dei volenterosi non ha permesso di perseguire, come si doveva e con la necessaria tempestività, gli adeguati tentativi di soluzioni politiche e diplomatiche che ogni conflitto presuppone.
È evidente che l'intervento sia stato tardivo, facendo così supporre che l'azione avviata riguardasse, come d'abitudine, un Paese produttore di petrolio con tutti gli appetiti e gli interessi che da esso derivano. Vengono contemporaneamente e ancora trascurate situazioni altrettanto drammatiche, come ad esempio quella del popolo palestinese e di tante altre comunità vittime di conflitti o di regimi repressivi.
Le settimane che sono trascorse fino ad oggi hanno evidenziato, dunque, la debolezza dell’intervento politico della comunità internazionale ed ora è senza dubbio preminente pensare ai rifugiati politici che stanno tentando di mettere in salvo la propria vita, cercando protezione innanzitutto nel nostro Paese.
È necessario, pertanto, predisporre con urgenza un adeguato programma per l'accoglienza dei profughi provenienti dalla Libia e dagli altri paesi del Mediterraneo. Va celermente aperto un corridoio umanitario, con l’immediata predisposizione degli strumenti più adeguati per garantire ad essi di salvarsi dalla guerra.
Come Sinistra Ecologia e Libertà pensiamo sia ipocrita intraprendere iniziative ed azioni umanitarie sul suolo africano per poi, subito dopo, adottare politiche di respingimento, basate sulla presunta clandestinità degli stessi civili sul territorio italiano. Per questo, crediamo che con un appropriato sistema organizzativo delle politiche migratorie sarà possibile determinare un'integrazione positiva e una doverosa salvaguardia dei diritti umani, mediante una politica dell’immigrazione filantropica e lungimirante, non fondata sulla pratica dei respingimenti e sulla retorica della sicurezza.
Riguardo al tema in questione, il Circolo chiede, pertanto, alle Amministrazioni comunali di Spoleto, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi e Montefalco di mettere in campo tutti gli strumenti necessari, a partire da quelli comunicativi, e mediante il coinvolgimento dei servizi sociali, fino a giungere a quelli pratici, affinché la cittadinanza possa comprendere la complessità della circostanza, attraverso una gestione serena di sentimenti ed azioni, evitando così di entrare nel panico. In particolare, chiediamo all'Amministrazione spoletina di potenziare e non sminuire il ruolo dello Sportello Interculturale, di servizio informazione, orientamento e consulenza per le pratiche collegate al soggiorno di stranieri nel nostro territorio.
Ora è il momento di garantire la transizione alla democrazia e la protezione dei civili.
I

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