Doveva essere un Consiglio Comunale a dir poco incandescente, quello programmato per questo pomeriggio a Spoleto dove era in discussione l’approvazione del nuovo Regolamento per l’arredo urbano, documento che era destinato a sancire una volta per tutte le “coperture” di bar e ristoranti del centro storico della città del Festival. Una questione annosa sulla quale la sovrintendenza si era recentemente espressa vietando di fatto l’istallazione dei tanto discussi gazebo, amati dai commercianti ma indubbiamente non ben visti da chi deve tutelare il patrimonio architettonico.
Il colpo di scena. Chi si aspettava i fuochi di artificio fuori periodo menottiano, dovrà ripassare a capodanno. Perchè Fabrizio Cardarelli all’inizio dei lavori del consesso ha preso la parola annunciando di aver ottenuto dalla Sovrintendenza di Perugia una proroga di 11 mesi. “Gli uffici competenti – ha esordito il sindaco – non si fidano più di Spoleto alla luce dei continui rinvii che negli anni sono stati usati per non approdare a nessun regolamento. Mi sono impegnato in prima persona – ha continuato – affinchè questo regolamento venga approvato in cambio di una proroga di undici mesi a disposizione degli esercizi commerciali per presentare i loro progetti di copertura. Di dehors, almeno per il momento non se ne può parlare”. E’ stato a questo punto che il presidente del Consiglio Comunale Giampiero Panfili ha sospeso i lavori convocando la conferenza dei capigruppo i quali hanno votato all’unanimità la proposta di modifica annunciata dal sindaco (gli undici mesi di proroga) e deciso di rinviare il regolamento alla Commissione normativa che si riunirà già lunedì prossimo per approvare il nuovo testo e rimetterlo al Consiglio Comunale in tempo per la seduta di giovedì 5 marzo.
Tema caldissimo. A seguire i lavori dell’assemblea cittadina un discreto numero di ristoratori e titolari di bar guidati dagli “accaniti” presidenti di Confcommercio e ConSpoleto, Andrea Tattini e Tommaso Barbanera. Sono stati proprio questi ultimi alla fine dei lavori, a congratularsi con il primo cittadino “per la sensibilità mostrata nei confronti degli operatori e per la capacità di aver saputo costruire un percorso risolutivo”.
Gazebo si o no? Quella dei dehors è una problematica che anche oggi ha accalorato i banchi del Consiglio dove non sono mancati nuove idee e spunti di riflessione. Come quello portato dal capogruppo Zefferino Monini che aveva con se alcune foto di gazebo (vedi foto) istallati a Firenze. Anche se il regolamento della città toscana, approvato anche questo dalla Sovrintendenza, riguarda solo ed unicamente due piazze del centro storico. In pratica in tutto il resto dell’antico sistema viario, incluso Ponte Vecchio, è proibito istallare i gazebo. Una situazione che, se ipoteticamente replicata a Spoleto, spaccherebbe in mille pezzi il fronte finora rimasto unito degli operatori commerciali. Non si può infatti non considerare che in alcuni punti della città quella dei gazebo risulterebbe una proposta a dir poco impattante sul paesaggio architettonico, come ha chiarito l’assessore Antonio Cappelletti: “Pensiamo ad esempio a piazza del Mercato dove sono presenti ben otto operatori che potrebbero installare altrettante strutture mobili”.
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