Gubbio, il Liceo Mazzatinti pubblica un interessante ricerca sulle " Donne protagoniste nella storia" - Tuttoggi.info

Gubbio, il Liceo Mazzatinti pubblica un interessante ricerca sulle ” Donne protagoniste nella storia”

Redazione

Gubbio, il Liceo Mazzatinti pubblica un interessante ricerca sulle ” Donne protagoniste nella storia”

Mar, 17/07/2012 - 10:19

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Contrariamente alle conoscenze normalmente citate, ci sono state nella Storia, Donne di potere e di cultura, che hanno influenzato i cambiamenti del loro tempo. Perché a tutt’oggi nei manuali scolastici non vengano citate e perché la storia comune si ostini a non ricordarle è anch’esso probabilmente il frutto di un’educazione impostata da tempo su canoni solo maschili. Ma donne come Olympe de Gouge, con la sua “Proclamazione dei Diritti della Donna e della Cittadina” del 1792, hanno messo in crisi questo modo univoco di pensare la Storia e la Società. Un libro ha provato a togliere il velo su questa importante dimensione storica. E’ frutto di un lavoro di ricerca multidisciplinare svolta per due anni da alcuni alunni del Liceo Scientifico e dell’Istituto d’Arte “Mazzatinti” di Gubbio, coordinati dall’insegnante di storia e di filosofia prof.ssa Fabrizia Cesarini.

La ricchezza della ricerca spazia dal Medioevo fino al Risorgimento, in coincidenza con le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. Il lavoro è una bella sintesi delle donne che hanno contribuito alla costruzione della Patria: combattenti come la quasi sconosciuta Colomba Antonietti di Bastia Umbra, che seguì il suo amore lottando e dando la vita a 23 anni per un ideale sulle barricate romane del 1849; altre più note come Anita e di nuovo quasi sconosciute, come Tonina Marinello del padovano, celebrata nelle poesie dell’epoca, anch’essa travestita da uomo, seguirà il marito nella “Spedizione dei Mille”. O ancora Rose Montmasson Crispi, la “Rosalia di Calatafimi”, prima sposata dal celebre politico e poi ripudiata per una sposa più confacente alla carriera politica. Donne protagoniste in guerra o nei salotti, attivissime carbonare, le “Giardiniere”, nell’organizzare fondi per le sollevazioni patriottiche o giornali di propaganda, o ospedali e rifornimenti, o allestire navi con volontari e vettovagliamenti per sostenere le varie Repubbliche indipendenti, o per allestire scuole e fabbriche per i più poveri. Tutto questo lo fece ad esempio la Principessa di Belgiojoso, con la complicità di molte Dame, che rischiarono sempre la vita. Senza la complicità attiva di tantissime aristocratiche e borghesi del Nord, Centro e Sud Italia (tutte raccontate nel libro) Garibaldi, come lui stesso scrive in molte lettere a vari amici, non sarebbe riuscito nelle varie imprese e in quella decisiva del Meridione. Nel libro si parla di Donne fatali come la contessa di Castiglione, agente segreto finanziato da Cavour per sedurre Napoleone III e legarlo alla causa italiana, o principesse come Clotilde di Savoia, che accettò di sacrificare i suoi sogni d’amore per un matrimonio con il cugino di Napoleone III, che voleva garantirsi nel tempo l’alleanza con la casa sabauda, così vicina ai suoi confini. La pubblicazione riserva molte sorprese, compreso un capitolo breve ma intenso, che descrive lo strano punto di vista di vari filosofi: Kant, Hegel , Marx ed altri, sul ruolo della donna nel matrimonio. Oppure quando spiega un fenomeno poco conosciuto e molto sottovalutato: la nascita del “salotto”, avvenuta nel 1600, che creò un proto femminismo e l’inizio dell’ affermazione della cultura femminile a livello sociale: scienziate e letterate. Concludiamo questo breve excursus con un’altra curiosità trovata dagli studenti: la prima “Enciclopedia” europea non fu appannaggio degli Illuministi, ma di una donna: una coltissima Badessa dell’XI secolo, Ildegarda di Bingen; così come pure il primo Ospedale in Occidente fu fondato da una donna: Fabiola nel VI secolo, citata solo per nome.

Il Preside prof. Dario Missaglia ha fortemente sostenuto l’insegnante e gli studenti che si sono impegnati in questo difficile lavoro storiografico: Marta Bocci, Annalisa Casini, Francesco Cutugno, Hajar Dibane, Sara Guerri, Angelica Nuti, Erika Piccotti, Cecilia Radicchi, Veronica Tomassoni. E la presidente d’Istituto dott.ssa Amedea Gaggiotti, con la sua preziosa collaborazione ha permesso la pubblicazione del libro, che è stato presentato a Gubbio nel corso di una conferenza stampa, lo scorso 13 giugno 2012, nell’ Aula Magna del Liceo Classico.

Per chi non avesse avuto l'occasione di approfondire o di leggere ancora il lavoro, si possono chiedere informazioni sulla pubblicazione direttamente alla segreteria del Liceo


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