Una richiesta avanzata dal Wwf Perugia all’Atc (Ambito territoriale di caccia) Perugia 2 (per l’area del Folignate, dello Spoletino e della Valnerina) riapre il caso sulle guardie volontarie venatorie. Perché in attesa che lunedì si riunisca l’Ufficio di presidenza dell’Atc 2, la Libera Caccia dell’Umbria, attraverso il proprio legale Marzio Vaccari, sottopone alla stessa Atc e alla Regione non solo la questione della legittimità dei controlli su caccia e pesca effettuati dalle guardie volontarie del Wwf, ma anche della presenza dell’associazione ambientalista negli Atc.
Il Wwf all’Atc: usate le nostre guardie venatorie, gratis
Lo scorso 10 giugno il Wwf Perugia, attraverso Sauro Presenzini, consigliere dell’Atc 2, ha inoltrato una nota al presidente ed ai consiglieri dello stesso Atc 2 in cui comunica la disponibilità delle guardie giurate dell’associazione ambientalista ad effettuare attività di controllo sul prelievo, sulla selezione e sul contenimento della fauna selvatica nel territorio di competenza.
Chiedendo all’Atc di utilizzare prioritariamente per tale attività le guardie del Wwf, che rinunciano ad ogni forma di rimborso o di compenso per tale attività. Con il conseguente risparmio economico a favore dell’Atc.
Il Wwf chiede all’Atc di essere sistematicamente informato sulle richieste che giungano circa la vigilanza sull’attività venatoria e di conoscere quali associazioni e con quali modalità siano state coinvolte nell’attività di vigilanza durante le ultime due stagioni venatorie. Nella lettera, infatti, Presenzini ipotizza che finora le componenti dell’Atc, fortemente spostate verso il mondo venatorio, abbiano scelto un tipo di vigilanza “più controllabile e gestibile“. Cioè che siano stati finora soprattutto i cacciatori a controllare gli stessi cacciatori.
Wwf pronto ad azioni legali
Il consigliere Presenzini termina la lettera ricordando le possibili conseguenze anche penali in caso di mancato rispetto delle normative sulla materia in questione, comunicando che il Wwf ha già provveduto a conferire incarico al suo vice presidente, avvocato Valeria Passeri “circa l’avvio e l’instaurarsi di ogni e qualsiasi incisiva azione ritenuta utile per ottenere quanto di diritto“.
Atc, si riunisce l’Ufficio di presidenza
Domanda a cui, al momento, non c’è stata risposta da parte dell’Atc. Il cui Ufficio di presidenza si riunirà appunto lunedì per decidere le determinazioni a seguito della sollecitazione ricevuta da parte del consigliere Sauro Presenzini. Alcune associazioni venatorie, comunque, si sono rivolte preventivamente ai propri legali.
La Libera Caccia: Wwf illegittimo nell’Atc
Tra queste la Libera Caccia, che da quasi tre anni ha avviato un braccio di ferro, a suon di carte bollate, con il Wwf sulla questione delle guardie volontarie venatorie. Anche in vista di tale riunione, il legale dell’associazione venatoria, Marzio Vaccari, per conto della Libera Caccia dell’Umbria ha scritto all’Atc 2, chiedendo di respingere la richiesta del Wwf. Perché il Wwf di Perugia non sarebbe articolazione territoriale di quello nazionale, ma associazione autonoma con un proprio statuto.
Per la Libera Caccia, dunque, il Wwf Perugia non ha parte nel Consiglio nazionale per l’ambiente e quindi la sua partecipazione all’interno dell’Atc è illegittima. Conseguentemente, non può esprimere guardie volontarie che svolgano attività in materia ittica e venatoria, né tantomeno elevare multe.
Il nodo multe
Vaccari ricorda al presidente e al Comitato di gestione dell’Atc 2 le questioni sollevate in questi due anni anche attraverso denunce, relativamente all’attività svolta (con l’emissione di verbali) da alcune guardie del Wwf in possesso del solo decreto prefettizio e senza quello della Provincia di Perugia.
L’utilizzo di telecamere e droni
Inoltre, l’avvocato Vaccari lamenta l’utilizzo nel corso dei controlli, a parte di alcune guardie del Wwf, di telecamere portatili e di droni, senza che sia chiesto ai cacciatori ed ai pescatori il permesso di riprenderli. Ricordando che le guardie volontarie non hanno la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria. Una vicenda che è sul tavolo della Regione e del Garante della privacy.
Insomma, si prepara un altro scontro tra il Wwf e la Libera Caccia. Questa volta all’interno dell’Atc 2. Dove gli ambientalisti chiedono che vengano utilizzate in via prioritaria le proprie guardie volontarie, mentre l’associazione venatoria chiede l’esclusione del Wwf dallo stesso Atc in quanto illegittima.
Le istanze alla Regione
Argomentazioni, quelle della Libera Caccia, che sempre tramite l’avvocato Vaccari sono state inoltrate anche alla governatrice Donatella Tesei ed a tutti i membri dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, ai quali si chiede un intervento ai fini del riordino legislativo e regolamentare sulle attività delle guardie volontarie. In ballo, ovviamente, ci sono le tante multe fatte ai cacciatori.
La replica del Wwf Perugia
Non si fa attendere la replica del Wwf Perugia, affidato ai social: “Libera Caccia non vuole che le Guardie WWF-gratis-, possano vedere, conoscere, vigilare. Loro, preferiscono pagare e spendere soldi pubblici!? Eppure, non é una scelta, un opzione, che Regione ed ATC possono scegliere. Il coinvolgimento e l’informativa alle guardie del Wwf é un obbligo di legge!!! E il legale di libera caccia, espone le sue tesi ardite“.
La risposta del Wwf Perugia è quindi lapidaria: “Abbiamo cose più intelligenti da fare e a cui pensare. Chi ne ha interesse, si sottoscriva, si assuma le proprie responsabilità e denunci il fatto, qualora ritenga di aver ragione“.
(Aggiornamento ore 15.15)